Il 21 giugno 2025 alle ore 04:42 italiane cadrà il solstizio d’estate: il giorno più lungo dell’anno e che dà il via alla stagione estiva, o almeno questo è vero per l’emisfero Nord! Capiamo insieme di cosa si tratta.

Che cos’è un solstizio e quando avviene
Il solstizio è il momento in cui il Sole raggiunge il punto di massima o minima altezza sull’orizzonte nel suo moto apparente attorno alla Terra. Nel primo caso si parla di solstizio d’estate, mentre nel secondo di solstizio d’inverno.
Quindi prendendo come esempio il nostro emisfero, cioè quello boreale, nel giorno del solstizio d’estate esso riceverà la massima luce diurna possibile, in quello che viene definito come il giorno “più lungo” dell’anno: il solstizio d’estate segna, infatti, l’inizio della stagione estiva. Per l’emisfero australe è esattamente il contrario, ovvero quando da noi è estate da loro è inverno e viceversa: stesso discorso chiaramente vale per i solstizi.
Nel 2025 il solstizio d’estate avverrà alle 04:42 (ora italiana) del 21 giugno, ovvero quando in Italia sarà ancora notte: il solstizio, infatti, è da definizione un momento della giornata, anche se non è considerato sbagliato chiamare l’intera giornata solstizio.
L’inclinazione dell’asse terrestre e le stagioni
La Terra compie principalmente due movimenti nel sistema solare: quello di rotazione su sé stessa e quello di rivoluzione attorno al Sole lungo un’orbita ellittica.
Il moto di rotazione avviene attorno all’asse terrestre, ovvero un asse immaginario che attraversa la Terra dal polo Sud al polo Nord: esso è inclinato di circa 23,5 gradi rispetto alla perpendicolare al piano dell’orbita che la Terra compie attorno al Sole.
Per via di questa inclinazione, assistiamo ogni anno all’alternarsi delle quattro stagioni: questo perché, durante la rivoluzione terrestre, ci sono dei momenti in cui alcune zone della Terra sono più vicine o più lontane dal Sole o, meglio, sono esposte più o meno direttamente ai raggi solari.
Questo è il motivo per il quale, riprendendo il discorso accennato nel paragrafo precedente, le stagioni sono invertite nei due emisferi: quando al Nord è estate, cioè la Terra è inclinata protendendo l’emisfero boreale verso il Sole, al Sud è inverno e viceversa.
Come varia la durata del giorno
Il solstizio d’estate è anche noto essere il giorno “più lungo” dell’anno, ovvero il giorno in cui le ore di luce solare a cui siamo esposti sono maggiori rispetto ad ogni altro giorno dell’anno.
Dal giorno successivo a quello del solstizio d’estate le ore di insolazione iniziano progressivamente a ridursi a favore delle ore di buio, fino ad arrivare al solstizio d’inverno, giorno “più corto” dell’anno.
Tradizioni antiche legate al solstizio
Numerosissime sono le tradizioni sparse in giro per il mondo legate ai momenti dei solstizi, che essi siano d’estate o d’inverno.
Per esempio, nel più ampio paese della penisola iberica, la Spagna, la notte fra il 23 ed il 24 giugno è dedicata alle celebrazioni della Noche de San Juan, la notte di San Giovanni, nottata in cui vengono accesi diversi falò lungo le spiagge o le strade della città e il clima di festa fa da padrone fra gli animi della gente; stesso giorno, stesso santo, rituali simili, il solstizio d’estate viene festeggiato anche in Danimarca con l’accensione di numerosi falò nella Sankt Hans Aften, cioè sempre la notte di San Giovanni.
Spostandoci verso l’Europa più orientale di Ucraina, Polonia e Russia, vediamo invece la celebrazione dell’Ivan Kupala, legata sia al già visto Giovanni (Ivan, forma slava del nome) che al supposto dio pagano Kupala. Tra ghirlande, canti e balli attorno ai falò, il Kupala Day è una festa intrisa di storia e riti antichissimi, tra i quali ce ne sono alcuni che dovrebbero purificare i festanti dai peccati.
Andando invece verso il sito britannico patrimonio dell’Unesco di Stonehenge, il solstizio d’estate si fa più spettacolare che mai: al sorgere del Sole del mattino del 21 giugno, i raggi del sole si infilano attraverso l’asse centrale del complesso roccioso, in un’atmosfera mista fra il divino e il terreno.
Sapevate che…
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Cosa vuol dire “solstizio”?
Viene dal latino solstitium, che sarebbe la composizione di “sol”, ovvero Sole, e “ -sistere”, cioè fermarsi. La parola esprime proprio l’idea che il Sole raggiunga il suo punto più alto nel cielo, si fermi un istante e poi ricominci il suo moto ma verso il basso.
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Il solstizio d’estate cade sempre il 21 giugno?
No, il solstizio d’estate nell’emisfero boreale può cadere fra il 20 ed il 22 giugno. Questo perché la Terra non compie una rivoluzione attorno al Sole in esattamente 365 giorni, ma ci mette 365 giorni e 6 ore circa, che è lo stesso motivo per cui ogni 4 anni aggiungiamo il 29 febbraio al calendario!
a cura di Nicola Salvemini