Questi neuroni artificiali funzionano come quelli veri: comunicano con il nostro corpo e consumano pochissima energia
La scienza fa passi da gigante. Sono stati creati dei neuroni artificiali che funzionano come quelli reali, e non consumano nemmeno molta energia.
I neuroni sono le cellule che permettono al cervello di “parlare” con se stesso e con il resto del corpo. Minuscole, ma incredibilmente complesse, sono i fili che trasmettono ogni pensiero, emozione o movimento. Senza di loro, il cervello sarebbe solo una massa silenziosa di tessuto.
Ogni neurone riceve segnali, li elabora e li invia ad altri neuroni attraverso minuscole connessioni chiamate sinapsi. È un dialogo continuo, rapidissimo, che avviene con impulsi elettrici e messaggeri chimici. In questo intreccio di scambi nasce tutto: dalla memoria alle decisioni, dai riflessi più automatici alle idee più astratte.
Non esiste un solo tipo di neurone: ce ne sono miliardi, ognuno con un compito diverso. Alcuni raccolgono informazioni dai sensi, altri controllano i muscoli, altri ancora integrano e interpretano i segnali. Insieme formano una rete viva, in costante movimento, che cambia e si adatta ogni giorno.
In fondo, si potrebbe dire che i neuroni sono gli artigiani dell’identità: plasmano chi si è, cosa si ricorda e perfino come si vede il mondo. Ogni pensiero che passa nella mente è, in realtà, una piccola scintilla dentro uno di loro.
Quando l’intelligenza imita la natura
Nel corso degli anni, la ricerca sui neuroni artificiali ha fatto passi enormi, ma raramente si era riusciti a creare qualcosa che somigliasse davvero, in modo completo, alle cellule del cervello umano. Gli esperimenti precedenti si erano fermati a imitazioni parziali, funzionanti solo per alcuni aspetti o troppo lente, o troppo semplificate. Adesso, però, un gruppo di scienziati ha compiuto un salto notevole: costruire neuroni artificiali che riproducono in modo quasi perfetto i parametri funzionali di quelli biologici.
L’idea non è quella di sostituire il cervello, ma di comprenderlo meglio. I ricercatori stanno tentando di replicare non solo il comportamento elettrico dei neuroni, ma anche la loro capacità di adattamento e risposta ai segnali esterni. È come cercare di costruire, pezzo dopo pezzo, il linguaggio del pensiero. Un’impresa che, fino a pochi anni fa, sembrava pura fantascienza, ma che ora comincia ad assumere contorni molto più concreti.
I neuroni artificiali che “sentono” come quelli veri
Secondo lo studio pubblicato su Nature Communications (Shuai Fu et al., 2025), il team ha progettato neuroni artificiali che non solo trasmettono segnali elettrici simili a quelli umani, ma riescono anche a regolarli in modo autonomo, proprio come fa un neurone naturale. In altre parole, questi dispositivi rispondono agli stimoli, apprendono da essi e modulano la propria attività di conseguenza. Il risultato è un sistema capace di replicare i principali parametri biologici, dall’intensità dei segnali alla velocità di trasmissione con una precisione mai vista prima.
Il segreto sta nei materiali: sottili film di semiconduttori organici e componenti nanometrici che simulano il passaggio ionico delle membrane neuronali. Il tutto integrato in una struttura flessibile, compatibile con i tessuti biologici. Le possibili applicazioni sono vastissime: dalle interfacce cervello-macchina alle protesi neurali, fino a nuove generazioni di sistemi di intelligenza artificiale che apprendono non per calcolo, ma per esperienza.
