Non conservare mai i pomodori in frigo: lo dice la biologia (e non è solo per il sapore)

3' di lettura
condividi su

Ogni prodotto merita di essere trattato in un certo modo. Attenti a rispettare le singole esigenze. La scelta del frigo non sempre pagherà con i risultati sperati

Parliamo di uno dei punti fermi assoluti della dieta mediterranea, i cui molteplici utilizzi offrono numerose alternative di integrazione all’interno di numerose ricette, da antipasti, passando per paste, fino ad arrivare ai contorni o alle preparazioni in cui sono loro gli effettivi protagonisti.

A partire dalla sua introduzione nel Vecchio Continente dall’America Centro-Meridionale, nel corso della grande epoca delle esplorazioni, durante il XVI Secolo, si è affermato rapidamente come uno degli alimenti più apprezzati dall’intera gamma dei consumatori nostrani.

Tra le sue caratteristiche vi sono il fatto di essere composto per il 90% dall’acqua, rivelandosi come uno dei frutti più idratanti presenti in natura, a fronte di un quantitativo irrisorio di calorie e di un apporto ben più significativo di vitamine C e antiossidanti.

Sono poi moltissime le varietà presenti, ognuna possedente un proprio carattere e una propria specialità, ma tutte ideali per diverse preparazioni in virtù di una versatilità a dir poco invidiabile.

Il metodo di conservazione ideale?

Ascoltando i pareri delle persone, molti potranno indicare che la conservazione dei pomodori all’interno del frigorifero sia la scelta ideale, soprattutto durante i periodi dell’anno particolarmente torridi, quando dunque le temperature esterne risultano essere elevate a tal punto da essere in grado di favorire la decomposizione del prodotto nel giro di qualche giorno, e altri ancora che, all’opposto, sia la decisione più sbagliata possibile da prendere per mantenere il prodotto e preservarne le sue caratteristiche. 

Stando alle informazioni fornite da una guida pubblicata sul sito SeriousEats.com, nel caso in cui i pomodori non siano mai stati refrigerati in precedenza, ossia quando prelevati dal banco di un mercato o, ancor meglio, raccolti direttamente dal proprio orto, la procedura ideale da seguire sarà quella di privare i frutti dei piccioli e di conservarli a temperatura ambiente, e dunque all’aria aperta, fino a quando non saranno maturati completamente. 

Le indicazioni variano di stato in stato

Se, invece, gli stessi dovessero già apparire maturi, potranno essere consumati immediatamente, o comunque si consiglia di farlo il prima possibile. Se non consumati, ma già maturi, allora utilizzare il frigorifero sarà la scelta più corretta – a patto che ciò avvenga per non più di 3 giorni -, salvo estrarli e lasciarli esposti a temperatura ambiente poco prima di mangiarli. 

Se, invece, i pomodori sono già stati conservati in frigorifero o freezer, il procedimento da adottare sarà il seguente: lasciarli a temperatura ambiente finché non avranno raggiunto maturazione, per poi riporli all’interno dell’elettrodomestico fino a quando non dovrete consumarli. A disporre queste preziose indicazioni, che se seguite alla lettera vi assicureranno di addentare prodotti sempre al massimo delle proprie qualità, è un accurato studio condotto nel 2016 da alcuni ricercatori del PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences.

condividi su