Mettere in equilibrio un uovo è possibile ma c'è bisogno di un accorgimento: l'esperimento da fare con i bambini
La caratteristica forma delle uova rende davvero impegnativo porle e lasciarle in posizione. Eppure, non si tratta di una missione impossibile…
La forma delle uova ha sempre destato parecchia curiosità in noi, ma non è affatto casuale, essendo stata capace, invece, di modellarsi in risposta a necessità fisico-biologiche degli uccelli.
Definita ovoidale, è caratterizzata da un polo acuto, più stretto, nella parte superiore, e un polo ottuso, maggiormente largo in corrispondenza del “fondo”, il tutto contornato da una sorta di profilo, curvo e continuo, che intercorre tra le diverse parti.
Sebbene si sia abituati a vedere le uova di dimensioni quantomeno simili, esistono forme decisamente variabili, in base alla specie che le depone. Quelle con forma più simile ad un cono appartengono a uccelli che abitualmente nidificano su superfici particolarmente esposte, mentre quelle sferiche “appartengono” agli esemplari che preferiscono zone protette.
E da dove deriva tale curiosa forma? In corso di formazione, all’interno dell’ovidotto degli uccelli, l’uovo viene spinto, portando la parte posteriore a dilatarsi e quella anteriore a restringersi.
Un’opera d’arte in natura
La sua forma, definita a metà tra un cono e una sfera, perfette una distribuzione maggiormente uniforme della pressione, per la quale, se si procede a premere l’uovo lungo i lati, questo risulterà agevole da rompere, ma, al contrario, apparirà molto più resistente se la forza verrà esercitata lungo il suo asse.
La medesima caratteristica ne favorisce un’efficienza biologica a dir poco indispensabile, dal punto di vista animale, perché l’area più larga contiene una camera d’aria indispensabile per favorire la respirazione dell’embrione, mentre quella più stretta è in grado di adattarsi al corpo dell’uccellino.
Il segreto per l’equilibrio
Ma tornando alla “sfida” rappresentata dal tentativo di porre l’uovo in equilibrio, quali sono gli ostacoli dinnanzi ai quali potremmo ritrovarci? Trattandosi di un corpo appoggiato, lo stesso può raggiungere uno stato di equilibrio esclusivamente se la verticale passante per il baricentro interseca la base d’appoggio.
Per questo, impiegando un supporto all’interno del quale inserire il nostro uovo non ci sarà affatto bisogno di scervellarsi per garantirgli una posizione di equilibrio, ma passando ad un tentativo su un piano, la difficoltà si eleverà inevitabilmente, perché la base di appoggio dovrà essere ricercata direttamente nella parte inferiore dell’uovo. Inoltre, bisogna tenere conto dell’eventuale presenza del cosiddetto equilibrio instabile, in quanto una semplice folata di vento può rivelarsi capace di far cadere l’uovo in men che non si dica.
