"Io cuocio sempre l'uovo nel microonde", non ascoltare certi consigli: questi sono i pericoli di questa pratica

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Il microonde è una salvezza, soprattutto quando si vuole cuocere qualcosa velocemente. Ma non tutto può essere cotto lì dentro.

Il forno a microonde è diventato un compagno abituale nelle cucine moderne, apprezzato per la sua velocità nel riscaldare e cuocere. La sua praticità lo rende ideale per chi ha poco tempo ma non vuole rinunciare a pasti caldi e pronti in pochi minuti.

Non serve solo a scaldare avanzi: permette di scongelare, cucinare piatti semplici e preparare bevande calde, riducendo i tempi rispetto ai metodi tradizionali. Questa versatilità ne ha fatto un elettrodomestico diffuso in case, uffici e spazi comuni.

La facilità d’uso è uno dei suoi punti di forza. Bastano pochi tocchi sul pannello per impostare potenza e durata, senza bisogno di controlli continui. È quindi adatto anche a chi ha poca esperienza in cucina.

Oltre alla funzione pratica, il microonde ha cambiato abitudini e ritmi domestici, rendendo più immediati pranzi veloci e spuntini. Un apparecchio che, con la sua rapidità, ha contribuito a ridefinire il modo di organizzare i pasti quotidiani.

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Come funziona un microonde

Cucinare un uovo nel microonde può sembrare un’idea veloce, ma dietro questo gesto c’è una tecnologia interessante. Il forno a microonde funziona grazie alle microonde, onde elettromagnetiche prodotte da un tubo a vuoto chiamato magnetron. Queste onde rimbalzano continuamente all’interno della cavità e generano un campo elettromagnetico che cambia direzione miliardi di volte al secondo.

Questa continua “danza” del campo elettromagnetico fa vibrare le molecole d’acqua presenti nei cibi, provocando un rapido aumento della temperatura e quindi la cottura. È un principio ingegnoso che rende il microonde un alleato rapido in cucina, ma che richiede anche alcune precauzioni per evitare problemi.

Alcune cose da evitare

Prima di tutto, non va mai azionato quando è vuoto: l’energia delle microonde deve essere assorbita da un alimento o da un liquido, altrimenti può danneggiare l’apparecchio. Da evitare anche plastiche e polistirolo, che con il calore del cibo possono deformarsi o rilasciare sostanze indesiderate. Lo stesso vale per le superfici metalliche, che riflettono le onde e alterano il campo per cui il forno è progettato; oggetti appuntiti possono perfino comportarsi da parafulmini, generando piccole scariche elettriche.

Particolare attenzione va ai cibi rivestiti da guscio o da pelle sottile, come le uova intere. All’interno, la temperatura può superare i 100 °C e il vapore acqueo esercita una forte pressione contro il guscio, fino a provocarne l’esplosione. Un discorso analogo riguarda patate, pomodori o castagne: se non vengono pelati o almeno bucherellati prima della cottura, possono gonfiarsi e scoppiare.

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