"Il tempo vola quando ci si diverte", è colpa di questa sostanza: la scienza ha fatto chiarezza
In alcuni momenti il tempo sembra sfilare via come se i secondi scorressero al doppio della velocità. Ma la realtà è molto diversa e perfino più curiosa
Ciascuno di noi ha una percezione del tutto soggettiva rispetto al tempo che passa, sebbene la misurazione delle ore, dei minuti, dei secondi, sia sempre la stessa, in ogni angolo del mondo, anche dalla parte opposta del Pianeta.
La differenza sta tutta nel fatto che il cervello umano rifiuta il tradizionale canone di misurazione del tempo in secondi, effettuando, invece, una distinzione in base alle azioni che compiamo e agli eventi che segnano il passare delle lancette.
Questo fa sì che durante i momenti di maggiore interesse o divertimento, dal nostro punto di vista, l’eccessiva concentrazione che impieghiamo ci porta a non considerare il passaggio del tempo, lasciandoci a dir poco esterrefatti alla vista dell’orologio.
Essendo impegnati con speciale attenzione a goderci il momento fino in fondo, il nostro cervello non ha neppure lo spazio per riflettere su quanto tempo sia passato o stia passando, permettendo di rendercene conto solo al termine dell’attività del caso.
Perché questa sensazione ci pervade?
La responsabilità se ciò accade è da imputare alla dopamina, che nel merito della misurazione degli intervalli subentra in modo prepotente e determinante. Gli esperti, infatti, indicano che il rilascio di dopamina in quantitativi aumentati sia in grado di accelerare la percezione del tempo di ciascun soggetto – anche se le sperimentazioni fino ad ora avvenute si sono basate miratamente su animali -.
Ciò significa che l’orologio interno, secondo l’ipotesi dell’orologio dopaminergico, sia destinato a mutare drasticamente in relazione al quantitativo di dopamina rilasciata nel corso dell’esecuzione di una data azione.
Cosa è stato appurato dai test?
A maggior ragione se si tratta di eventi intrattenenti contro le nostre aspettative, portando la percezione soggettiva a crescere ancora più velocemente rispetto al tempo stesso. Se l’attività nella quale siamo impegnati risulta essere favorevole dal nostro punto di vista il tempo è inevitabilmente destinato a ridursi.
L’attività dei neuroni dopaminergici del mesencefalo nella pars compacta della substantia nigra sono state oggetto di studio da parte di Soares et al e questo fondamentale procedimento ha permesso di comprendere come l’afflusso di calcio nei neuroni segnala una maggiore attività degli stessi. A riportarlo è il sito ufficiale di PubMed Central.
