"Circuiti in serie o in parallelo", un concetto studiato a scuola e che ci sembra lontano: casa nostra è piena di questi concetti
Determinati principi appaiono ardui da assorbire: eppure si tratta di esempi di fisica applicata che ci circondano giornalmente. Chi si guarda intorno è già a metà dell’opera
Collegare le varie componenti elettriche può avvenire in due modi distinti, che differiscono dal punto di vista del comportamento della corrente e della rispettiva tensione: le alternative sono rappresentate dai circuiti in serie e dai circuiti in parallelo, concetti (solo) apparentemente impegnativi da comprendere.
Quando si parla di circuiti in serie si fa riferimento a componenti collegate in un unico percorso per la corrente, inanellati come uno dopo l’altro, con un quantitativo di corrente identico in ciascuna di queste e con una tensione suddivisa di elemento in elemento, facendo si che l’interruzione di un solo componente possa portare il circuito a spegnersi.
Nei circuiti in parallelo, invece, i componenti vengono collegati alle rispettive sorgenti, figurando su rami distinti. Ciò porta la tensione a risultare perfettamente uguale su tutti i rami, con una divisione della corrente tra gli stessi, che favorisce la prosecuzione del funzionamento anche se uno di questi si interrompe.
Il concetto potrebbe cominciare ad apparire più chiaro, ma per renderlo ancora più agevole in fatto di comprensione, sappiate che l’esempio principe di circuito in serie è rappresentato dalle luci natalizie che circolavano in commercio circa 20 o 30 anni fa, mentre per quanto riguarda il parallelo, tutti gli impianti elettrici e d’illuminazione dell’ambiente domestico.
Come funziona?
In un collegamento in serie – e possiamo tranquillamente affidarci all’esempio delle lucine di natale per spiegarlo e renderlo comprensibile – ciascuna luce possiede una propria resistenza. Andando ad interrompere il passaggio della corrente, ad esempio attraverso un taglio in un determinato punto del filo, le luci si spengono improvvisamente, tutte quante simultaneamente.
I circuiti in parallelo, invece, sui quali si fonda l’intero funzionamento degli elettrodomestici di casa, fanno sì che ciascun dispositivo ad essi collegato funzioni e agisca per sé.
Una circostanza comune nella vita di tutti i giorni
Spiegandolo in maniera più approfondita, se ci recassimo a tagliare il filo che collega il frigorifero alla corrente elettrica, soltanto questo elettrodomestico si spegnerebbe, mentre gli altri proseguirebbero a svolgere le proprie funzioni come di consueto.
O, per rafforzare ulteriormente il concetto, pensate a due lampadine collegate in parallelo, con una batteria pari a 6 V – e quindi con ognuna che riceve 6 V – la corrente si divide tra due rami distinti, raggiungendo due lampadine: anche nel caso in cui una delle due si bruciasse, l’altra resterebbe accesa.
