Cintura di sicurezza in auto: è importantissimo fare attenzione a questo particolare quando viaggi in città

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Sebbene la guida in città possa apparentemente sembrare più sicura, date le velocità di marcia contenute, i pericoli sono molti più del previsto. Insidie in ogni dove!

In ogni veicolo la cintura di sicurezza rappresenta senza ombra di dubbio il dispositivo fondamentale a mantenere la sicurezza per gli occupanti a bordo, evitando conseguenze gravi nelle malaugurate circostanze di tamponamenti o impatti più gravi.

La loro capacità di trattenere il corpo permette di ridurre significativamente il rischio di urti contro le parti dure dell’autovettura, che anche a seguito di una semplice frenata brusca potrebbero rischiare di arrecare seri danni al corpo umano, soprattutto alle ossa del collo e del torace.

Quanto ne consegue, ovviamente, è che indossare le cinture di sicurezza riduce la mortalità fino al 50% in caso di incidente, prevenendo la possibilità che gli occupanti vengano sbalzati fuori dal veicolo in corsa, con conseguenze spesso fatali.

Insomma, per una guida sicura non servono chissà quali accortezze: indossare la cintura di sicurezza anche per la percorrenza di brevi tratti, indistintamente tra adulti e bambini (che comunque hanno necessità per Legge di affidarsi a specifici sistemi di ritenuta), è la chiave.

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Le forze che agiscono nel corso della marcia

Secondo la fisica un corpo resta nel suo stato di moto quando non viene disturbato da forze esterne: ciò significa che in caso di malaugurato impatto, il nostro corpo continuerebbe a viaggiare, per inerzia, alla stessa velocità mantenuta dall’auto e nel colpo rischia inevitabilmente di venire sbalzato in avanti. Per il principio di azione e reazione, l’assenza della cintura di sicurezza può portare a colpi la cui forza di reazione stessa che ci verrà riconsegnata sarà la stessa dell’oggetto urtato. 

Per questo è decisamente meno rischioso e più responsabile che questo principio debba applicarsi concretamente all’impatto che si genera tra corpo e cintura di sicurezza, in caso di impatto o anche solo di brusca frenata, rispetto ad un eventuale e potenzialmente molto pericoloso colpo tra testa, gambe, collo o costato contro il volante o, peggio, contro il parabrezza dell’auto. 

Sistemi imprescindibili da utilizzare

Chiaramente bisogna denotare anche la presenza dell’airbag, progettato apposta per aprirsi nel giro di pochi nanosecondi in situazioni di emergenza, onde evitare l’urto rovinoso dell’automobilista e dei suoi passeggeri contro le varie componenti dell’abitacolo o peggio verso l’esterno dello stesso, ma questo dispositivo possiede tra le sue caratteristiche l’impossibilità di aprirsi se la marcia si sta compiendo sotto i 50 km/h, velocità che quasi mai superiamo quando viaggiamo nei centri urbani, dove vige un limite generalizzato inferiore. Sebbene il pensiero comune non si focalizzi molto su questa ipotesi, i principi della fisica, trovando riscontro nei dati e nelle percentuali indicate dall’Istituto Superiore di Sanità, anche viaggiando a 30 km/h il rischio di decesso in un incidente stradale non è affatto azzerato, anzi. Superfluo dirlo, ma sempre fondamentale rinfrescare la memoria, l’obbligo delle cinture di sicurezza e sui posti anteriori, e su quelli posteriori, viene disposto direttamente dalla Legge italiana: non soltanto un fatto di prudenza e di esenzione dal rischio di incidente con possibilità di ferite, ma anche decessi, per voi stessi, per le persone che si trovano in auto con voi e per l’incolumità degli altri automobilisti, ma anche per restare allineati alla Legge ed evitare conseguenze disagianti anche sotto quel punto di vista.

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