Castagne perfette, fai così e farai un figurone: è tutto questione di fisica
L’autunno entra nel vivo e in molte parti d’Italia questo periodo è sinonimo di castagne. Ma come fare per ottenere il migliore risultato e stupire tutta la tavola?
Parliamo di una delle prelibatezze autunnali in assoluto più diffuse nel nostro Paese. E il motivo è da ricercare nel fatto che i castagni sono alberi plurisecolari, introdotti e coltivati in tutto il territorio dell’Europa meridionale già, pensate un po’, dal tempo degli antichi Romani.
Non è un caso che le Nazioni del Vecchio Continente nelle quali si registra una maggiore concentrazione di questa pianta siano, oltre alla nostra Italia, la vicina Francia e due aree con una vocazione mediterranea ancora maggiore, quali Grecia e Spagna, soprattutto nelle aree collinari e montane.
Il periodo della maturazione, e di conseguenza della raccolta, delle castagne risulta essere a cavallo tra i mesi di Settembre e Ottobre, fino alle ultimissime rimanenze di Novembre. Proprio in corrispondenza della stessa fase dell’anno, i boschi si riempiono di appassionati che si dedicano, per l’appunto, a raccoglierle.
Per servirle in tavola, esistono numerose tecniche di preparazione, che ne prevedono l’utilizzo come ingrediente principe, ma anche come elemento di accompagnamento, come quando vengono inserite in zuppe, minestre o per “decorare” piatti di legumi, soltanto per rendere qualche esempio.
Le alternative più popolari
Le preparazioni più gettonate e in linea con la tradizione corrispondono, ovviamente, alle caldarroste, che come il nome stesso ci suggerisce vengono arrostite sul fuoco, generalmente inserendo i frutti all’interno di una padella forata, ma non sono affatto da disdegnare le alternative lesse, in acqua e sale, o al forno, per una resa perfettamente fragrante all’esterno e una morbidezza senza eguali all’interno.
Le castagne sono caratterizzate da una precisa quantità di acqua presente al loro interno, destinata a trasformarsi in vapore in presenza di alte temperature, il quale non potendo usufruire di aperture verso l’esterno resta intrappolato all’interno del guscio.
Tecniche vincenti per un ottimo risultato
Questo fa sì che la pressione aumenta, elevando il rischio di esplosione delle castagne stesse: ecco spiegato, dunque, perché in moltissimi, prima di mettere il prodotto a cuocere, effettuano delle incisioni superficiali, che possano favorire la fuoriuscita del vapore in fase di cottura. Generalmente si tratta di tagli a forma di croce direttamente sulla buccia, approssimativi, che perciò non dovranno risultare chissà quanto precisi, ma sufficienti per permettere che il vapore si sprigioni nell’ambiente circostante.
Inoltre, il taglio non dovrà risultare eccessivamente profondo, perché nel caso in cui dovesse raggiungere e perforare anche la castagna interna, la stessa potrebbe seccarsi eccessivamente nel corso della cottura: un risultato, insomma, che andrebbe a rovinare la prelibatezza di un prodotto che è simbolo della gastronomia autunnale del nostro Paese.
