Addio contadini, i robot sono già nei campi: la vendemmia quest'anno si fa così

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L’ennesima professione destinata a scomparire? L’attività agricola vede nell’impiego degli aiutanti robotici una possibilità concreta per svilupparsi

Il settore dell’agricoltura italiana sta affrontando un periodo particolarmente impegnativo, che sta rischiando seriamente di minare al raggiungimento degli obiettivi imposti. In un simile contesto è naturale che ci si trovi costretti ad ipotizzare anche capovolgimenti e rivoluzioni significative.

Una delle principali sfide è quella correlata alla difficoltà nel reperire personale, al lavoro stagionalmente, che possa essere impiegato nella raccolta e nella precedente e successiva cura delle colture. La manodopera, insomma, scarseggia e tentare di invertire la rotta appare sempre più complesso.

Queste difficoltà sono a loro volta connesse a cause ben più profonde, che stanno rischiando concretamente di mettere in ginocchio il settore vitivinicolo, da sempre uno dei fiori all’occhiello del Belpaese. Tra le ragioni spiccano soprattutto la crescita dei costi salariali e la demografia fortemente sfavorevole in determinate aree, soprattutto quelle rurali.

Ma è anche opportuno attenzionare ed annotare quelli che sono i mutamenti che stanno riguardando il mercato del lavoro, specialmente quello stagionale, nonché al crescente disinteresse che le nuove generazioni di lavoratori dimostrano di riservare ad attività manuali, compresa l’agricoltura, a dispetto dell’importanza che tale pratica ricopre e ha da sempre ricoperto.

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Un passo in avanti sta per essere compiuto

Sono esigenze come queste che hanno spinto, grazie ai progressi registrati nell’ambito della ricerca, ad elaborare e presentare un progetto quale Canopies, svelato al pubblico lo scorso 19 Settembre 2025, in occasione del convegno Automatica.it 2025, svoltosi a Perugia. Un perfetto esempio di innovazione e volontà di evolversi che avrà modo di entrare nel vivo proprio nel merito dell’ambito agricolo, attraverso l’impiego di tecnologie intelligenti. 

Il team di lavoro è stato coordinato sapientemente da Andrea Gasparri e Alessandro Marino e affonda le proprie radici nella volontà di andare nella direzione degli imprenditori agricoli, cercando di alleviare l’enorme carico di sfide che gli stessi si trovano a dover affrontare giorno dopo giorno. 

 

Le implementazioni messe in atto

In che modo ciò sarà possibile? Grazie allo sviluppo, durato svariati anni, di robot contadini dotati di intelligenza avanzata che permetterà loro di raccogliere l’uva dai campi e potare le viti in modo totalmente automatizzato, affiancando la carente, ma comunque sempre efficiente, manodopera umana. Un fruttuoso processo di collaborazione tra aziende agricole, centri di ricerca e atenei sparsi in tutto lo Stivale ha reso possibile ciò. I sistemi impiegati garantiranno la corretta riuscita delle operazioni fruendo di specifici bracci articolati per la raccolta, accrescendo la capacità di potatura e impiegando software di intelligenza artificiale, oltre a specifici sensori di visione, volti a garantire l’analisi delle immagini e a pianificare l’operato. A scriverlo è EduNews24.

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