Se immergi una graffetta deformata in acqua calda torna alla sua forma originale: se fai così il trucco funzionerà sempre

Questo trucco funziona solo se l’acqua è calda. Alcuni oggetti, come una graffetta, possono tornare alla loro forma originale.
L’acqua calda, oltre a essere parte della vita di tutti i giorni, può trasformarsi in un piccolo laboratorio scientifico. Basta un po’ di curiosità per scoprire quanti fenomeni affascinanti si nascondono in una semplice tazza fumante.
Uno degli esperimenti più noti è l’effetto Mpemba, cioè la possibilità che l’acqua calda congeli più velocemente di quella fredda in certe condizioni. Un paradosso che ancora oggi incuriosisce gli scienziati e stimola discussioni.
Altri giochi sorprendenti si ottengono osservando il vapore: se l’acqua molto calda viene lanciata in aria in un ambiente gelido, può trasformarsi subito in una nuvola di cristalli di ghiaccio. Un esperimento spettacolare, spesso mostrato nei paesi nordici durante gli inverni più rigidi.
E poi ci sono gli usi più semplici ma non meno istruttivi, come vedere come le particelle colorate si diffondono più velocemente in acqua calda rispetto a quella fredda. Piccoli trucchi che permettono di toccare con mano i principi della fisica e della chimica, senza allontanarsi dalla cucina di casa.
Un video diventato virale
Un video diventato virale mostra una scena curiosa: una semplice graffetta immersa in acqua bollente che, dopo essere stata piegata e deformata, torna di colpo alla sua forma originale. Un piccolo esperimento che sembra quasi magia e che, non a caso, ha attirato l’attenzione di milioni di persone online.
Viene spontaneo pensare alla fisica di base: un metallo, quando viene scaldato, tende a dilatarsi perché le sue molecole si muovono con più energia. Ma in realtà questo effetto, nella vita di tutti i giorni, è impercettibile. Di sicuro non spiega ciò che accade nel video con quella graffetta “miracolosa”.
Cosa succede realmente?
Il segreto sta nel materiale. Non si tratta infatti di una graffetta qualsiasi, ma di un oggetto realizzato in nitinol, una lega composta in parti simili da nichel e titanio. Questa lega appartiene alla categoria dei materiali “a memoria di forma”: significa che, durante la produzione ad alte temperature, viene fissata una configurazione precisa, in questo caso quella tipica di una graffetta standard.
Quando viene piegata, la graffetta appare deformata. Ma basta immergerla in acqua molto calda perché il calore la riporti immediatamente alla forma “memorizzata”. È un comportamento particolare e unico, legato alla struttura stessa del nitinol, e che non può avvenire con le normali graffette di metallo comune.