Quante volte basta piegare un foglio di carta per coprire la distanza tra la Terra e la Luna?

Un esperimento suggestivo, che merita di essere approfondito. Il risultato vi lascerà di stucco: il satellite è molto più vicino di quanto si immagini!
La distanza tra il nostro Pianeta e il suo unico satellite naturale, la Luna, è un argomento capace di attirare un’attenzione crescente da parte dei più appassionati, indubbiamente affascinati dal percorso che l’uomo ha compiuto per raggiungerlo.
Eppure, sappiate che l’orbita ellittica posseduta dal satellite non è fissa ma variabile, cambiando in continuazione. Tuttavia, gli approfondimenti condotti hanno reso possibile comprendere come la distanza media, approssimativa, risulti essere pari a circa 384.400 km.
Nel momento di perigeo, ossia in cui la luna raggiunge una distanza minima, la stessa risulterà essere pari a 356.500 km, limite che aumenta sensibilmente in presenza di apogeo, ossia di distanza massima, corrispondente a 406.700 km.
Pensate che il razzo impiegato nella missione Apollo 11 ha impiegato circa 3 giorni per trasportare gli astronauti dalla base di lancio terrestre verso il satellite. In altre parole, se ci fossero le infrastrutture adeguate a percorrere questo tragitto in auto, sarebbero necessari 160 giorni procedendo ad una velocità media fissata a 100 km/h.
Pieghe di un foglio? Una vera missione
E se si volesse comprendere quante pieghe siano necessarie per “coprire” la distanza che intercorre tra Pianeta e satellite? Chiede all’ex studentessa Britney Gallivan, che nel 2002, sfidando l’ormai conclamata opinione che inquadrava l’impossibilità di piegare oggetti su se stessi, come la carta stessa, oltre 7 o 8 volte.
Infatti, la Gallivan riuscì a stupire il mondo intero, infrangendo una convinzione che sembrava fisicamente impossibile da eseguire: “armata” unicamente delle sue mani, con un foglio di carta a disposizione, riuscì a piegare lo stesso ben 12 volte, guadagnandosi, addirittura, un Guinness World Record, consegnatole con tanto di descrizione che indicava quanto la ragazza era stata capace di compiere: “Il 27 gennaio 2002, la studentessa delle superiori Britney Gallivan, di Pomona, California, USA, ha piegato un singolo pezzo di carta a metà 12 volte”.
Ma cosa c’entra questo record?
Oltre a ciò, chiaramente, per arrivare a tale numero è dovuta precedentemente passare dalla piegatura 9, 10 e 11 volte, stabilendo un primato che mai nessuno prima di lei era mai riuscito a raggiungere, il tutto su una carta velina lunga complessivamente 1.219 metri. Ma cosa c’entra tutto questo con l’ipotesi di esecuzione di un esperimento che dovrebbe consistere nella piega di un foglio su sè stesso tante volte quanto basterebbe per coprire la distanza tra Terra e Luna?
Beh, fondamentalmente andare nel pratico della questione è impossibile, perché se pensate che le 12 pieghe ottenute dalla studentessa californiana le siano valse un riconoscimento prestigioso quale il Guinness dei Primati, per via dell’incapacità di qualsiasi altro individuo nel riuscirci, per raggiungere la distanza tra il Pianeta e il Satellite un foglietto di carta dovrebbe essere piegato addirittura 40 volte! Un’impresa a dir poco ardua, insomma.