Pianeti, sono più di 6000 i mondi alieni trovati in giro per la galassia: dobbiamo ancora scoprire i più strani

Siamo letteralmente circondati da mete imprevedibili, che potrebbero nascondere segreti imperscrutabili. Ecco perché il mistero del Cosmo ci affascina.
La possibilità che oltre i confini del nostro Sistema si celino, nascosti nell’immensità dell’Universo, mondi alieni, sui quali la vita si è sviluppata in modo analogo a quanto sia avvenuto sulla Terra, è in assoluto una delle tematiche più dibattute nella storia dell’umanità, fin dall’antichità.
Si è passati dai manoscritti e ai bassorilievi alle pellicole cinematografiche e alle serie televisive, ma la solfa non cambia. Qualcosa ha da sempre condotto gli uomini ad ipotizzare che questa possibilità sia effettivamente capace di trovare riscontri concreti, quali fonti scritte, magari addirittura audiovisive.
Attualmente alcuni dei più autorevoli istituti aerospaziali del globo intero si stanno mobilitando (e a dire la verità lo stanno facendo già da diversi anni), al fine di raccogliere prove che possano testimoniare la presenza concreta di altre forme di vita nell’Universo, o magari smentire totalmente questa tesi.
La ricerca si sta focalizzando soprattutto suoi territori che presentano caratteristiche analoghe a quelle della Terra; la vita necessita di precise caratteristiche per svilupparsi al meglio, il che significa che ricercare quelle stesse capaci di favorire la sopravvivenza delle specie sul nostro Pianeta potrebbe ampliare la possibilità di rinvenire ulteriori forme di vita.
L’imprevedibilità dell’Universo
Come riportato dall’Economic Times, la NASA ha ufficialmente confermato la presenza di circa 6.000 esopianeti, situati fuori dai confini del Sistema Solare, che certifica la diversità presente nell’intero Cosmo di sistemi planetari, tra i quali se ne annoverano esempi di giganti gassosi, orbitanti in una posizione prossima alle proprie stelle madri, pianeti rocciosi ricoperti di lava e pianeti circondati da nuvole che, si ipotizza, prosperino di materiali preziosi.
Un passo significativo per l’intera società che arriva al termine di decenni spesi ad esplorare il Cosmo grazie all’impiego di sistemi quali telescopi spaziali, utilizzati nel merito delle missioni organizzate dalla NASA, il cui scopo unico, grazie al materiale che sarebbe stato raccolto nel corso delle stesse, era quello di chiarire la presenza di forme di vita differenti dall’essere umano nello Spazio. La prima stella simile al Sole con un Pianeta che vi compiva il proprio percorso orbitale intorno venne scoperta nel 1995: mai nessuno avrebbe pensato che nel trentennio successivo lo sfruttamento di sistemi quali il Telescopio Spaziale Kepler, sempre della NASA, avrebbero condotto a scoperte sempre più frequenti, con un ritmo imprevedibile.
Quali approcci impiegano gli esperti?
Proprio per via della capacità di scovare con particolare ricorrenza pianeti extrasolari, la percezione dei ricercatori circa la presenza degli stessi è variata drasticamente nel corso degli anni: da eccezioni a presenze comuni. Le scoperte che si sono susseguite nel corso delle ultime tre decadi, comunque, sono avvenute praticamente tutte indirettamente, attraverso l’osservazione dell’oscuramento delle stelle quando i pianeti transitano proprio davanti alle stesse.
Questa metodologia, nota proprio come tecnica del transito, è sicuramente quella più utilizzata, nonché maggiormente in grado di fornire risultati entusiasmanti, ma è bene precisare l’esistenza di alternative, quali il metodo delle rilevazioni tramite oscillazioni nel moto delle stelle, ma anche immagini dirette, che seppur teoricamente sarebbe l’approccio più sicuro ed efficiente risulta essere anche il più arduo da percorrere, avendo condotto alla scoperta di neanche 100 esopianeti. Il NExScI (Exoplanet Science Institute) della NASA, presso l’IPAC di Caltech si occupa del processo di supervisione circa la conferma, tramite osservazioni di follow-up, di nuovi pianeti. E per rendere l’idea, correntemente sono circa 8.000 i candidati, in merito ai quali si attendono risposte certe nel breve.