Perché le bottiglie sudano? La spiegazione è semplicissima e ce la da la fisica

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E’ un fenomeno che capita spesso, e magari non ci è mai capitato di chiederci il perché. Ma la spiegazione è tutt’altro che scontata!

Le bottiglie d’acqua sono contenitori pensati per conservare e trasportare il liquido in modo pratico e sicuro. Possono essere realizzate in plastica, vetro o acciaio inox, ognuna con caratteristiche diverse di resistenza e isolamento.

Quelle progettate per acqua fredda mantengono la temperatura più a lungo grazie a pareti spesse o a un doppio strato isolante. Sono ideali per bevande fresche durante l’estate, attività sportive o viaggi, evitando condensa e mantenendo il gusto inalterato.

Le bottiglie adatte a acqua calda, spesso in acciaio o vetro borosilicato, resistono alle alte temperature senza deformarsi o rilasciare sostanze. Alcuni modelli termici permettono di conservare tè o infusi caldi per molte ore, utili in inverno o all’aperto.

In entrambi i casi, la scelta di una bottiglia riutilizzabile riduce l’uso di plastica monouso e aiuta a limitare l’impatto ambientale. Pulizia regolare e materiali certificati garantiscono che l’acqua resti sicura e dal sapore naturale, sia che venga consumata calda sia fredda.

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 Il mistero delle bottiglie che “sudano”

Può capitare di prendere una bottiglia dal frigorifero e notare che, dopo pochi minuti, la sua superficie si copre di piccole gocce d’acqua. Sembra quasi che la bottiglia stia sudando. Ma non è acqua che fuoriesce dall’interno: il fenomeno ha a che fare con l’aria che la circonda e con le leggi della fisica.

Quando un oggetto è più freddo dell’ambiente, assorbe calore da ciò che lo circonda. La differenza di temperatura crea le condizioni ideali per un processo molto comune ma affascinante: la condensazione

Cosa ci dice la fisica

Se l’aria intorno alla bottiglia contiene molto vapore acqueo, queste molecole, a contatto con la superficie fredda, cedono calore. Raffreddandosi, passano dallo stato di vapore a quello liquido, formando minuscole gocce che si accumulano sul vetro o sulla plastica. È la condensa, responsabile del caratteristico velo d’acqua che si osserva dopo qualche minuto.

Quindi l’acqua che compare sulla superficie non proviene dall’interno della bottiglia, ma dall’umidità presente nell’aria circostante. In altre parole, è l’ambiente stesso che deposita il proprio vapore trasformandolo in goccioline.

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