I vestiti si restringono ogni volta che li lavi in lavatrice: ecco perché accade e come evitare che accada

Non riesci più ad indossare quel vestito che tanto ti piaceva? Potrebbe essere colpa dei frequenti lavaggi. Scopri come evitare i “bastoni tra le ruote”.
Il funzionamento della lavatrice, sebbene quello che si possa ipotizzare dall’esterno, non è affatto complesso, anche se ci sono dei precisi aspetti rispetto ai quali bisognerebbe mantenere un’attenzione ed un’accuratezza particolarmente elevate, onde evitare di commettere pasticci.
Innanzitutto, gli elementi più influenti sulla gestione del lavaggio, nonché sulla selezione del ciclo, della temperatura e sui prodotti da aggiungere, risiedono nei tessuti che si sta procedendo a lavare, nel colore degli stessi e nel grado di sporco dei panni.
Ciascun differente capo di abbigliamento possiede caratteristiche proprie, inerenti soprattutto al tessuto con cui lo stesso è stato realizzato. Le indicazioni da seguire per procedere al lavaggio di ogni indumento sono tutte scritte sopra le etichette, presenti o sul colletto, o nelle trame interne del vestito stesso.
Ciò significa che esiste la possibilità di imbattersi in indumenti che non vanno assolutamente lavati usufruendo della lavatrice, bensì soltanto con procedure manuali. Ma senza consultare anticipatamente le informazioni disposte proprio dalle etichette, si potrebbe sbagliare completamente la procedura, facendo di testa propria.
Le caratteristiche dei tessuti
E’ significativo sapere che la maggior parte dei nostri vestiti sono realizzati in cotone, che, per l’appunto, risulta essere uno dei tessuti più frequentemente diffusi in assoluto. Le fibre di cotone sono composte da catene di molecole particolarmente lunghe, che i legami a idrogeno collegano tra loro. Durante il processo di lavorazione del tessuto, i numerosi movimenti sollecitano proprio le stesse fibre, sottoponendole a stress e colpendo direttamente la rete di legami a idrogeno.
L’opposto avviene, invece, quando i vestiti vengono messi in lavatrice o asciugatrice, sottoposti dunque a movimenti simultanei continui, ad alte temperature, alla presenza dell’acqua, ad agitazioni meccaniche, producendo l’effetto totalmente differente, portando dunque al restringimento del cotone, tornando alla sua, potremmo dire, lunghezza naturale, la stessa che possedeva prima di essere stato allungato in fase di lavorazione.
Quali opzioni preferire nel corso del lavaggio?
Come fare in modo che ciò non avvenga? Sono poche le possibilità a disposizione dei consumatori: preferire l’acquisto di indumenti prelavati, perciò già ristretti, che anche a seguito di lavaggi continueranno a mantenere pressoché invariata la vestibilità, mantenendo comunque un occhio sempre attento alle differenti indicazioni di lavaggio.
Ciascun capo di abbigliamento, anche tenendo conto del materiale con cui gli stessi sono costituiti, necessita di essere trattato in modo diverso. Tutte le informazioni indispensabili da conoscere sono indicate nelle apposite etichette. Un’altra opzione vincente è quella di lavare sempre a mano gli indumenti, oppure, se proprio si ha necessità di inserirli in lavatrice, procedere con centrifuga leggera a temperature tutt’altro che elevate.