Hai sempre messo il sale dopo per far bollire prima l'acqua: cosa succede veramente nella tua pentola, la spiegazione ti sorprenderà

Il sale è un ottimo alleato in cucina, e viene utilizzato per far bollire prima l’acqua. Ma questo “trucco” funziona veramente? La spiegazione non è affatto banale.
Il sale da cucina è uno degli ingredienti più antichi e universali della gastronomia. Chimicamente è cloruro di sodio, una combinazione semplice ma fondamentale, capace di esaltare il sapore naturale degli alimenti e di prolungarne la conservazione.
La sua storia accompagna le civiltà umane da millenni. Dalle antiche saline del Mediterraneo alle miniere di salgemma, il sale ha avuto un valore economico e culturale così grande da influenzare commerci, rotte e persino linguaggi. Non a caso, la parola “salario” ne ricorda l’importanza storica.
In cucina il sale non serve solo a insaporire. Favorisce reazioni chimiche che migliorano la consistenza di pane, carni e verdure, aiuta a estrarre aromi e contribuisce alla fermentazione in preparazioni come formaggi e conserve. È quindi un alleato tecnico oltre che gustativo.
Pur essendo indispensabile per l’equilibrio dei fluidi e la trasmissione nervosa nell’organismo, un consumo eccessivo può avere effetti indesiderati, come l’aumento della pressione sanguigna. Per questo resta un ingrediente da apprezzare con misura, un piccolo cristallo che racchiude una lunga storia di scienza e cultura alimentare.
Acqua e sale…
Quando si cucina, una delle domande più frequenti riguarda il momento giusto per salare l’acqua della pasta. Mettere il sale prima che inizi a bollire o dopo? La differenza, in realtà, è minima. La presenza del sale fa salire leggermente la temperatura di ebollizione, ma parliamo di un effetto davvero piccolo.
Per capire quanto, basta un dato concreto: per alzare di appena un grado Celsius l’ebollizione di 4 litri d’acqua, da 100 a 101 °C, servirebbero circa 250 grammi di sale. Nella pratica quotidiana se ne usa circa un decimo, quindi il sale che si aggiunge di solito non sposta quasi nulla nella temperatura di bollitura.
Qual è la verità?
Di conseguenza, che il sale venga messo prima o dopo che l’acqua inizi a bollire non cambia in sostanza il risultato. Si tratta più che altro di una scelta di abitudine. Chi però preferisce aggiungerlo quando l’acqua già bolle dovrebbe farlo con una certa attenzione, per evitare sorprese.
Ogni granello di sale, infatti, diventa un piccolo centro di nucleazione che favorisce la formazione delle bolle. Se si versa tutto in una volta, queste bolle possono moltiplicarsi all’improvviso, facendo traboccare la pentola. Per questo, è consigliabile salare in due tempi: una piccola quantità per cominciare e il resto poco dopo, così da controllare meglio la reazione e mantenere il fornello pulito.