Finora hai sbagliato a mettere le cose in frigorifero: organizzalo così e vedrai subito la differenza

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Sulla disposizione dei prodotti occorre mantenere una linea precisa, decisamente non casuale. I risultati arriveranno nell’immediato.

L’avvento dei frigoriferi e la loro successiva diffusione di massa all’interno delle case dei consumatori ha davvero rivoluzionato il modo di favorire la conservazione degli alimenti, permettendone una gestione ottimizzata, ma soprattutto garantendo risultati molto più affidabili.

La temperatura interna di ciascun frigo varia di solito tra gli 0 e i 5°C, vale a dire l’intervallo adeguato, rispetto al quale non bisognerebbe mai sforare, per far sì che l’inevitabile crescita di batteri e muffe venga rallentata a dovere, prolungando la durata degli alimenti stessi.

Sebbene qualsiasi ingrediente sia soggetto a deterioramento con il passare del tempo e non sia nelle possibilità dell’uomo impedire che questo processo naturale avvenga, il frigorifero rappresenta un alleato fondamentale per prolungare il buono stato di conservazione al più lungo possibile.

Tuttavia, alcuni consumatori, senza aver approfondito la questione in precedenza, potrebbero avvalersi dell’elettrodomestico per conservare prodotti non propriamente indicati da far avvolgere dalle basse temperature, ma che sarebbe più opportuno tenere fuori.

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Un utilizzo tutt’altro che casuale

Oltre a ciò è importante sapere che esiste un preciso funzionamento del frigorifero, che noi, in qualità di consumatori, dobbiamo sempre cercare di rispettare. E siamo sicuri di averlo sempre fatto nel migliore dei modi? Il frigo funziona basandosi su un preciso fluido che attraversa le serpentine, espandendosi velocemente e raffreddandosi, portando la temperatura dell’aria interna a diminuire a sua volta. 

In merito, il secondo principio della termodinamica dice che ponendo due corpi a contatto tra loro (e ipotizzando che in questa specifica circostanza il primo sia il cibo, il secondo sia l’aria), il corpo più caldo trasferisce il proprio calore al corpo più freddo, con gli alimenti che cedono il calore all’aria, raffreddandosi. 

 

Prestate attenzione a questi aspetti

Per questo è fondamentale seguire una serie di accortezze circa la disposizione dei cibi al fine di sfruttare al massimo il principio stesso. Attenti, ad esempio, a distanziare sufficientemente gli alimenti disposti in frigo, favorendo l’aumento della superficie di contatto tra prodotti e aria e rendendo la cessione di calore più efficiente. E’ fondamentale, inoltre, sapere che le distinte zone del frigo sono caratterizzate da temperature differenti, con l’aria meno densa destinata a salire e quella più rinfrescata che si contrappone, scendendo.

La disposizione di ciascun alimento deve, dunque, seguire un quadro ben delineato. La carne, così come il pesce, deve essere stipata nel ripiano inferiore, mentre i cibi cotti possono essere sistemati in quelli superiori (parliamo di insaccati e formaggi). I cassetti, generalmente posizionati in basso, sono invece ideali per frutta e verdura.

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