Test visivo, qual è il tavolo più lungo? Metti alla prova il tuo cervello, hai 5 secondi per rispondere

Affascinanti, stimolanti, dai risultati imprevedibili. Questi test sono più che semplici giochi. Rivelano lo stato della tua mente e delle tue capacità.
Navigando sul web sarà possibile imbattersi in una moltitudine di differenti test visivi, che rappresentano esercizi veri e propri ai quali sottoporre la nostra vista e la nostra mente, capaci di produrre dei risvolti davvero curiosi.
La categoria in assoluto più contorta nella quale sarà possibile imbattersi è quella riguardante i giochi di percezione, che si basano tutti sulla psicologia umana, pensati per ingannare i nostri cervelli, soprattutto ad un’occhiata solo superficiale.
Queste prove possono prevedere compiti di attenzione visiva, imponendo di scovare differenze tra due immagini comparate o di riconoscere un minuscolo dettaglio nascosto da più appariscenti elementi.
L’unione del semplice gioco con test frutto di approfondimenti scientifici è però capace di rivelarsi fondamentale nel mettere a nudo i meccanismi del cervello, svelando, perché no, anche quelli che sono i limiti nella nostra percezione.
L’obiettivo di questo test
Esiste uno specifico test volto a mettere alla prova gli utenti, che presenta disegni di due tavoli, entrambi caratterizzati da una forma rettangolare, ma con delle differenze facili da cogliere apparentemente. La sfida sta tutta nell’indicare quale dei due elementi presenti una lunghezza maggiore: la risposta è tutta da ricercare nella nostra mente e nel modo in cui la stessa può risultare ingannata dalle prospettive.
Sarà possibile, in ogni caso, procedere con una misurazione accurata dei due elementi, che sia con un righello o con un metro: i risultati corrispondono a 15 centimetri per il tavolo “A” e gli stessi 15 centimetri anche per il tavolo “B”. E allora perché i nostri occhi, connessi alla nostra mente, ci condurranno ad inquadrare delle differenze immediate, apparentemente individuabili direttamente ad occhio nudo, circa le due diverse misure?
Quali “congegni” entrano in gioco?
Se il meccanismo della visione si basa prettamente sulla luce che colpisce gli oggetti permettendo di mostrarli alla nostra retina, il cervello umano ha il compito di interpretare ciò che si pone davanti ai nostri occhi, tenendo conto delle nostre passate esperienze. Osservando un dato elemento, come un disegno o una strada, ad entrare in gioco saranno sempre le regole della prospettiva, capaci di “modellare” quello che vediamo. Nel disegno sopra citato i due tavoli sono disegnati, di proposito, in modo che gli stessi non seguano le regole della prospettiva. Il nostro cervello, tuttavia, essendo abituato ad interpretare quello che vediamo basandosi proprio su questi principi, va a compensare i tradizionali effetti prospettici, seppur in modo erroneo, portandoci a visionare un risultato che potremmo definire quantomeno “sballato”. Per questo ad una prima occhiata praticamente chiunque sarebbe portato ad indicare il tavolo A come più lungo, benché questa informazione non corrisponda alla realtà: il fascino della prospettiva è proprio questo, lasciando tutti gli utenti di stucco quando gli stessi, procedendo con accurate misurazioni, si renderanno conto di come i tavoli si equivalgano per centimetri di lunghezza.