Tappo incastrato nella bottiglia, tiralo fuori così: ti basta un sacchetto di plastica

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Sembra un vero e proprio trucco di magia, ma i segreti sono tutti contenuti nella fisica. Bastano questi tre oggetti per comprendere meglio le dinamiche.

Non è raro trovarsi a fronteggiare, anche soltanto nella vita di tutti i giorni, sfide che ci appaiono come impossibili, o comunque particolarmente ardue da portare a termine con successo.

Eppure, molte volte, basta conoscere i meccanismi alla base della fisica dei differenti corpi protagonisti delle circostanze che ci troviamo a fronteggiare per trovare una soluzione efficiente e pratica.

Anche se tutto si basa sulla scienza, a detta di molti, soprattutto di chi ha meno dimestichezza con l’argomento, si tratta di vera e propria magia, impiegabile per risolvere le più disparate prove che la vita ci mette davanti, a partire dall’ordinarietà quotidiana.

Il fascino davanti al quale queste risoluzioni ci mettono è da ricercare soprattutto nel fatto che le leggi della natura e della fisica possano apparire, talvolta, controintuitive, soprattutto rispetto a quella che ad un primissimo impatto potrebbe essere la nostra proposta di soluzione.

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Tra le sfide più affascinanti, ma “ordinarie”

Un esperimento che potrete tentare direttamente in casa vostra è, ad esempio, quello che prevede l’inserimento di un tappo (preferibilmente di sughero), all’interno di una bottiglia di vetro. La sfida sta proprio nel tentare di estrarre questo oggetto pur mantenendo l’involucro totalmente integro, prevedendo, perciò, che il tappo passi direttamente dall’anello. 

Ovviamente dopo i primi tentativi apparirà immediatamente chiaro come il tappo non possa essere tirato fuori, se non rompendo il collo della bottiglia. Ma se vi dicessimo che c’è un metodo che permette di sfruttare le proprietà fisiche degli oggetti per riuscire abilmente ad estrarre il tappo senza ridurre i vetri in frantumi? 

 

Sfruttare la fisica a proprio vantaggio

Per provare a procedere con questo tentativo sarà sufficiente munirsi di una busta di plastica, compattando o arrotolando un’estremità in modo da permettere l’ingresso attraverso la bottiglia ed inserirla fino a quando non arriverà a toccare il fondo della stessa. Dopodiché sarà indispensabile gonfiare la busta in modo da andare ad occupare praticamente per intero il volume della bottiglia.In questo modo sarà possibile aumentare la pressione dell’aria, portandola a spingere dall’interno verso l’esterno. A questo punto non dovremo far altro che cominciare ad estrarre la busta di plastica, ormai gonfiata, sfruttando la forza d’attrito che va a generarsi tra tappo e busta, opponendosi quindi al movimento, direttamente sulla superficie di contatto tra i due corpi, per l’appunto, fino a riuscire a portare finalmente il tappo fuori dalla bottiglia.

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