Sono più di 60 mila i morti per questa causa nel 2024: è un killer silenzioso, bisogna cambiare abitudini
Un problema di seria preoccupazione per tutti: gli europei sono sempre più minacciati da questo “killer”. C’è un solo modo per invertire l’allarmante trend
Assumere uno stile di vita salutare significa avere a cuore la propria salute ed è il miglior modo per prendersi cura della stessa. Allineare la propria quotidianità ad atteggiamenti maggiormente inclini al benessere fisico e mentale passa attraverso una serie di accortezze imprescindibili.
Innanzitutto da ciò che ingurgitiamo: il consumo abituale e in quantità proporzionate di frutta, verdura, cereali e legumi è un qualcosa che deve necessariamente entrare a far parte della nostra quotidianità al fine di assicurarci un buono stato di salute, che resti duraturo nel tempo.
Allo stesso modo è fondamentale evitare di consumare frequentemente cibi ricchi di grassi saturi e zuccheri. Attenzione, poi, ai liquidi che accompagnano i pasti: almeno 2 litri circa di acqua al giorno, in combinazione con un consumo moderato, o evitato per quanto possibile, di bibite gasate o alcoliche.
L’attività fisica è indubbiamente una mano santa per mantenersi in forma e in salute anche con l’avanzare dell’età. Dedicarvi almeno 150 minuti ogni settimana, recandosi in palestra, nuotando, pedalando o camminando velocemente, sortirà sicuramente i benefici auspicati.
L’allarme cresce in tutto il continente
Nonostante le numerosi precauzioni che si possono adottare, tuttavia, esistono delle sfortunate eventualità che potrebbero colpire anche i soggetti più attenti alla linea e alla salute. Una minaccia silenziosa che sta provocando problemi ad un numero di cittadini sempre più elevato, di fatto impossibile da contenere o da controllare.
Una ricerca pubblicata su Nature Medicine illustra come nell’intero Continente Europeo siano state oltre 62.700 le morti correlate alle temperature eccessive, minanti soprattutto la sicurezza e la stabilità dei soggetti più fragili. I dati fanno riferimento al 2024 e si basa sull’attività di ricerca svolta dall’Istituto di Salute Globale di Barcellona, ossia l’ISGlobal, che ha tenuto traccia dei dati giornalieri sulla mortalità emessi da 32 differenti Paesi d’Europa.
I dati ci raccontano di una realtà preoccupante
E’ stato così possibile evidenziare un aumento del tasso di mortalità del 23% tra il 1° Giugno e il 30 Settembre del medesimo anno, vale a dire proprio il 2024, lo stesso durante il quale, stando a quanto riportato dal Copernicus Climate Change Service, si è registrato come il più caldo mai avvenuto in Europa, specie per quanto riguarda i mesi estivi. Due terzi dei decessi totali avvenuti in questo lasso di tempo hanno riguardato l’Europa meridionale, con l’Italia in pole. Probabilmente questo poco lieto primato è da attribuire all’elevata presenza di cittadini anziani, nonché alle temperature (tra le più severe del Continente), registrate proprio nel Belpaese. Dati alquanto preoccupanti hanno riguardato anche il 2025, nonostante all’interno dello studio non vi fossero riferimenti specifici all’annata corrente: i ricoveri presso i pronti soccorso sono aumentati del 20% nel corso dei mesi più caldi, a chiara testimonianza di una vera e propria emergenza, ancora non risolta, ma probabilmente neppure affrontata. A riportarlo è un articolo pubblicato su Reuters.
