Se vuoi superare esami e verifiche prendi gli appunti così: parola del prof

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Migliaia di studenti ancora alle prese con questa ardua sfida: prima di ogni verifica o esame è sempre la stessa storia. E se fosse molto più semplice del previsto?

 

Tra scuola e università ci siamo passati praticamente tutti. Prendere appunti è sempre stato uno degli ingredienti fondamentali per “semplificare” il lavoro di studio che si sarebbe poi svolto in autonomia, soprattutto quanto i docenti erano soliti inserire informazioni aggiuntive, non presenti sui classici manuali.

 

Prendere gli appunti direttamente in sede di spiegazione, poi, favorisce l’assorbimento immediato dei concetti più importanti in modo immediato, permettendo una comprensione decisamente chiara rispetto all’argomento che si sta trattando, aiutando anche ad organizzare l’eventuale discorso di esposizione.

 

Navigando sul web potrete trovare consigli e consigli tra siti, manuali online e video che vi illustreranno il miglior modo per prendere appunti, con qualcuno che, spingendosi forse un po’ troppo oltre, garantisce che il proprio metodo sarà capace di rivelarsi efficace quanto un esaustivo studio delle pagine.

 

La realtà, però, è che ognuno di noi assorbe le informazioni in modo diverso: è possibile anche che qualcuno non riesca minimamente ad organizzare il lavoro in assenza degli appunti e che qualcun altro, invece, non ne abbia mai avuto bisogno. Ma indipendentemente dal vostro stato di necessità, sappiate che, forse, un metodo di apprendimento efficiente comunemente potrebbe esistere eccome.

 

Come dire se un metodo sia utile o meno?

Durante ogni momento di lezione gli studenti dovrebbero mantenere la loro attenzione al massimo per cercare di comprendere quanto più possibile della spiegazione. Tutto ciò che viene detto, o per lo meno i passaggi fondamentali, dovranno necessariamente venire annotati sul proprio quaderno, sul libro, magari al lato dei paragrafi, su un semplice foglio bianco sprovvisto di righe e quadretti, o anche di un post-it. 

 

Insomma, ogni metodo è valido a patto che chi ne usufruisce riesca a sfruttarlo al massimo a proprio beneficio. E anche la riorganizzazione del discorso è un elemento strettamente personale, che varia a seconda del modo che ognuno di noi adotta per questo tipo di lavori. 

 

Ciascuno decida per sé

 

Disegni, parole chiave, riassunti o “dettati”, che includono ogni minima virgola indicata dall’insegnante, andranno bene a patto che chi li annota sia in grado di procedere con un lavoro di studio sulla base fornita dagli stessi. 

L’importante, in conclusione, è che nel momento in cui ci si siede sulla scrivania e si comincia a leggere e rileggere cercando di assorbire il più possibile, chi si cimenta nello studio ritrovi in ciò che ha scritto concetti comprensibili e facili da assimilare. Cercate, scovate e impiegate esclusivamente il metodo che più risulta agevole a voi, senza curarvi dei consigli di terzi o delle loro promesse prive di fondamenta.

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