Se ti senti svenire fai subito così: ce lo ripetono da anni e la scienza lo conferma

Svenire è una brutta sensazione, ma alcuni metodi possono permettere di riprendersi da questo particolare fenomeno biologico.
Quando qualcuno sviene, spesso chi è intorno va nel panico. Nessuno sa bene come reagire, ci si guarda incerti e a volte si finisce per fare più confusione che altro.
In estate capita con una certa frequenza. Il caldo, la disidratazione, la pressione che scende: ecco che all’improvviso ci si sente deboli, gira la testa e le forze vengono meno. A volte si ha anche la fortuna di percepire in anticipo che si sta per svenire.
Ma alcuni metodi classici funzionano? La risposta non è così immediata come potrebbe sembrare, perché dipende molto dalla causa. Lo svenimento non è un evento banale, non andrebbe mai preso alla leggera, e confondere una perdita di sensi dovuta a pressione con altre situazioni più gravi rischia di essere pericoloso.
Prima di capire se questa pratica sia giusta o meno, occorre chiarire cosa accade al corpo. Ed è proprio qui che entrano in gioco alcuni meccanismi fondamentali, come la pressione arteriosa e la forza di gravità.
Cosa succede dal punto di vista biologico?
Il sangue, per raggiungere la testa, deve compiere un percorso in salita. Non solo deve contrastare gli effetti della gravità, ma deve anche superare la resistenza dei tessuti che attraversa. In condizioni normali, la pressione arteriosa, ovvero la forza con cui il cuore pompa il sangue, assicura al cervello il giusto apporto di ossigeno e nutrienti.
Quando questo equilibrio si rompe, e il flusso verso la testa si riduce, avviene lo svenimento. La perdita di coscienza è il modo con cui il corpo segnala che non riesce più a mantenere attiva la circolazione cerebrale. È un campanello d’allarme, che non dovrebbe mai essere trascurato.
Quando funziona e quando no
E qui ci si pone una domanda essenziale: è corretto sollevare le gambe dopo uno svenimento? Se lo svenimento è dovuto a un calo di pressione, allora sì, questa manovra può essere d’aiuto. Portando gli arti inferiori in alto, la forza di gravità favorisce il ritorno del sangue verso il centro del corpo e in particolare verso il cervello, permettendo alla pressione di risalire e facilitando il recupero.
Tuttavia, non tutti gli svenimenti hanno la stessa origine. Se la causa non è un semplice calo pressorio, sollevare le gambe potrebbe non bastare o addirittura non essere la scelta più indicata. Queste spiegazioni valgono solo per gli episodi legati alla pressione bassa, mentre negli altri casi è necessario un intervento medico immediato e mirato. In sostanza, alzare le gambe è utile, ma soltanto quando si tratta davvero di ipotensione.