Sciacquare i piatti prima di metterli in lavastoviglie, sì o no: finalmente la scienza ci dà la risposta

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Sei tra quelli che spendono minuti su minuti a pulire i piatti o tra coloro che gli inseriscono direttamente in lavastoviglie? Ecco cosa devi sapere.

La lavastoviglie è sicuramente tra gli elettrodomestici in assoluto più comodi dei quali fruire all’interno della casa, per via della praticità e della velocità nell’avvio delle operazioni, permettendo lo svolgimento automatico dei programmi e risparmiando molto tempo.

Grazie alla principale funzione di ogni lavastoviglia, ossia quella che prevede lo svolgimento del lavaggio automatico, lo sporco in eccesso presente sulle stoviglie risulterà già grossolanamente rimosso.

Il passaggio fondamentale, però, è quello che prevede di “sprigionare” il detersivo liquido o in capsule precedentemente inserito, che renderà piatti, bicchieri, pentole e posate perfettamente lucenti, non prima di un approfondito risciacquo.

Nel mentre non dovrete preoccuparvi d’altro, potendovi dedicare alle attività della casa, ai propri interessi o al totale relax, consapevoli di poter fruire, nel giro di circa un’ora, di risultati impeccabili dell’elettrodomestico.

Una scelta fruttuosa o uno spreco di tempo?

Una delle questioni su cui si dibatte più frequentemente, soprattutto tra coinquilini o coniugi divisi in scuole di pensiero totalmente diverse, riguarda la necessità o meno di provvedere al lavaggio accurato dei piatti prima di inserirli in lavastoviglie. C’è chi sostiene che impegnarsi in questo gesto sia fondamentale per ottenere una resa migliore dopo il lavaggio, e chi si limita ad una rapida sciacquata o alla rimozione dei residui di cibo e sporco in eccesso soltanto passando un fazzoletto. 

Per comprendere quale sia l’approccio più azzeccato da seguire è fondamentale sapere che la lavastoviglie fruisce di una soluzione di acqua e detersivo, spruzzata dai braccetti direttamente in direzione del cestello in modo da agire sui residui di sporcizia ancora depositati tra pentole, piatti, bicchieri e posate.

E’ l’elettrodomestico a fare il lavoro sporco per noi

Inoltre, il fatto che la temperatura dell’acqua nel corso del processo di pulizia raggiunga vette significative, fino a 70°C, favorisce lo scioglimento dei grassi da parte della soluzione che si unisce al detersivo. Probabilmente, addirittura, il risultato finale risulterà ancora migliore rispetto ad un piatto già sgrossato precedentemente e poi inserito all’interno della lavastoviglie. 

Al fine di risparmiare su un quantitativo d’acqua che, altrimenti, andrebbe sprecato inutilmente, si consiglia tuttalpiù di rimuovere i residui con un tovagliolo, con un panno o con della carta assorbente, grattando lievemente munendosi di un coltello in presenza di residui eccessivamente attaccati alle stoviglie.

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