Prova a schiacciare un uovo a mani nude, non ci riuscirai: tutto grazie alla sua incredibile struttura

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In molti ci hanno provato, convinti ingenuamente di potervi riuscire: ma il risultato ha lasciato tutti di stucco. Erano convinti di avere a che fare con un “oggetto magico”

Nonostante esistano varie alternative sul mercato, l’uovo che, per antonomasia, viene consumato con maggiore frequenza sulle nostre tavole è sicuramente quello di gallina, caratterizzato non soltanto da proprietà nutritive significative, ma anche da connotati interessanti dal punto di vista della sua struttura.

Innanzitutto dobbiamo immaginarci delle uova come dei contenitori che devono risultare perfettamente performanti, e dunque adeguati, per far sì che si riesca a nutrire e proteggere l’embrione che potrebbe svilupparsi all’interno.

Le uova di gallina sono esternamente rivestite da un guscio, composto in prevalenza da carbonato di calcio; al di sotto sono presenti due sottilissimi membrane, indispensabili per proteggere l’embrione dall’ingresso dei batteri, tra le quali intercorre uno spazio vuoto dove si deposita l’aria indispensabile per la sopravvivenza dell’embrione, come una vera e propria riserva.

Andando, infine, ad aprirlo, i due elementi che indubbiamente saltano all’occhio sono la parte trasparente nota come albume, che biologicamente svolge una funzione protettiva e nutritiva nei confronti del tuorlo, contraddistinto, invece, da un colorito giallo/arancione.

Uova dal guscio indistruttibile?

La sua struttura unica impedisce la rottura esterna del guscio. O meglio, è ovvio che se procederete con il consueto iter che prevede lo sbattimento dello stesso e la successiva apertura, separandone le due estremità, non ci saranno problemi nella sua apertura. 

Ma se tenterete, invece, di schiacciarlo, anche impegnando tutta la forza della vostra mano, mantenendolo saldo nel palmo, vi accorgerete che l’uovo risulterà praticamente indistruttibile, come se fosse fatto di un materiale infrangibile. Il motivo per cui ciò accade è da ricercare proprio nella conformazione dell’uovo, per cui la forza che esercitiamo con la nostra mano si distribuisce sull’intera superficie del guscio. 

Per molti un paradosso, ma la scienza è l’unica giudice!

Sapendo che impiegare una grande forza su una grande superficie comporta la presenza di una pressione minima, ecco spiegato perché l’uovo continuerà a rimanere stabile e sorprendentemente intero. Per riuscire a “rompere” questo meccanismo, tuttavia, sarà sufficiente indossare un anello e cominciare a stringere: in una simile circostanza la forza andrà ad esercitarsi soltanto in un minimo punto dell’intera superficie. 

Se ci pensate, partendo da questo principio e dalla sua spiegazione applicata, è possibile comprendere perché le galline riescano a covare sopra le uova e a lasciarle intatte malgrado le dimensioni più ampie dell’animale rispetto a quanto stiano covando, o ancora perché, esattamente all’opposto, la minima beccata di un pulcino dall’interno è sufficiente a provocarne la schiusa.

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