Prima di comprare un detersivo, leggi attentamente l'etichetta: ogni ingrediente ti rivela quando e come usarli al meglio

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Come avere risultati entusiasmanti ad ogni lavaggio? Soltanto acquistando il prodotto che meglio si addice alle caratteristiche dei prodotti che dovrai ripulire. Alcuni sono veri e propri sprechi di denaro

I detersivi sono i principali alleati dei quali possiamo avvalerci al fine di rendere splendente ogni minima superficie della nostra abitazione. Permettono di combattere efficacemente lo sporco ordinario, ma anche le macchie e il grasso ostinati, facilitando, e non di poco, il principale obiettivo all’interno delle nostre case.

Ovviamente, stiamo parlando del mantenimento della pulizia. Certo è che sono diverse le alternative alle quali possiamo affidarci nella nostra battaglia quotidiana a contrasto di germi e batteri, variabili in base alla composizione, ai profumi, alle caratteristiche, ma soprattutto all’utilizzo che ne dovremo eseguire.

E’ naturale che per procedere, ad esempio, alla pulizia dei sanitari in bagno si possano utilizzare, senza distinzione alcuna, prodotti indicati unicamente per il trattamento di piatti e stoviglie. Ciascuna superficie richiede massima attenzione nel suo trattamento, che dovrà avvenire esclusivamente affidandosi a prodotti esplicitamente indicati per le stesse.

La credenza secondo la quale il fine ultimo di qualunque prodotto è comunque sempre quello di abbattere la presenza di batteri, ripulire dallo sporco, eliminare i cattivi odori e mantenere pulito è vera solo in parte. Impiegare un prodotto su una superficie non prettamente adeguata potrebbe solo creare più danni, compromettendo estetica, ma in alcuni casi anche funzionalità della stessa.

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Una spesa molto più consapevole

I consumatori sono sempre alla ricerca delle migliori alternative, mettendo sul piatto della bilancia tanto la qualità, quanto il prezzo, soprattutto se si parla di prodotti per l’igiene domestica. Ma è su altri dettagli che dovrete far cadere il vostro occhio: non tanto al prezzo, alle caratteristiche e all’utilità che il prodotto promette di avere, tantomeno alla fragranza che lo contraddistingue.

Immaginate di essere ad un supermercato, nel reparto dedicato ai detersivi: andando a prelevare il prodotto prescelto dagli scaffali, quello che bisognerà attenzionare prima di ogni cosa sarà l’elenco degli allergeni, generalmente indicato sull’etichetta posizionata sul retro del detergente. 

Attenti alle scelte che compiete 

Il docente presso la Swanson School of Engineering della Pittsburgh University, Erick Beckman, ha illustrato come, sebbene la gente alla vista dei nomi degli elementi e delle differenti concentrazioni percentuali veda, di fatto, un “linguaggio incomprensibile”, ciascun ingegnere chimico è in grado di vedere una struttura. Non soltanto, perché ogni singolo componente permette di definire se quel determinato prodotto sia o meno adeguato per l’utilizzo che ci apprestiamo a farne. 

Ad esempio, la presenza di ipoclorito di sodio è frequente all’interno della candeggina, gli alogenuri di tetra-alchil ammonio, invece, sono riscontrabili nella maggior parte dei detergenti antibatterici. O, ancora, l’isopropanolo e l’etanolo caratterizzano soprattutto i detergenti per le mani. Prima di procedere a qualunque acquisto, insomma, assicuratevi di riscontrare la presenza degli ingredienti che dovrebbero trovarsi in un determinato prodotto. A riportarlo è il sito della Pitt Swanson Engineering

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