Perché quando immergi un mandarino nell'acqua va giù e poi torna su? Ecco la spiegazione scientifica

Il comportamento degli oggetti si basa totalmente sulle loro capacità chimico-fisiche. A tutto c’è un perché: basta solo indagare!
Quando abbiamo necessità di comprendere i meccanismi che si celano dietro ad una determinata manifestazione, il “libro sacro” a cui dobbiamo fare riferimento è sempre quello delle leggi naturali.
Continuare a conoscere, ad apprendere i principi che regolano i vari scenari della nostra quotidianità, ci aiuta a comprendere, come fosse un vero e proprio motore, di fatto inarrestabile.
Che sia la curiosità di un bambino che scopre il mondo per la prima volta o quella di un adulto che continua ad interrogarsi su un dato fenomeno in merito al quale non si riesce proprio a trovare una spiegazione.
Ovviamente, non bisogna mai dare per scontato che le risposte siano già sotto i nostri occhi, ma nemmeno che possano essere trovate in modo agevole; talvolta la ricerca è davvero indispensabile ed è questo che la scienza si preoccupa di fare. Approfondire, così da fornire risposta a sempre più domande.
Potete svolgere questo esperimento direttamente a casa
L’esperimento prevede un bicchiere riempito con dell’acqua un mandarino che dovrà essere inserito all’interno. Mettendo il mandarino nel bicchiere sarà possibile osservare come lo stesso comincerà a galleggiare. Se, però, si procede a sbucciare il mandarino, inserendolo nel bicchiere di acqua privo della sua buccia, potremo notare come questo andrà a fondo.
Andando ad inserire più di un cucchiaio di sale nel bicchiere contenente l’acqua e il mandarino sbucciato ormai sul fondale del bicchiere, tuttavia, sarà possibile osservare come il frutto, dopo aver introdotto un quantitativo sufficiente di sale e aver accuratamente mescolato il tutto, comincerà a riaffiorare verso la superficie.
Un enorme ‘perchè’, semplice da svelare
Questo perché il mandarino intero risulta essere formato, oltre che dalla polpa del frutto e dalla buccia dello stesso, anche da aria e dal proprio picciolo, vale a dire un connubio di elementi che porta ad una densità complessiva dell’oggetto inferiore rispetto all’acqua, riuscendo a rimanere a galla. L’assenza della buccia porta, invece, il mandarino a risultare maggiormente denso, tenendo conto della sua polpa, rispetto all’acqua; l’aggiunta di sale, però, porta ad un nuovo aumento della densità del liquido, andando a superare lo stesso sotto questo punto di vista. Per paragonarlo ad una circostanza analoga, immaginatevi il mandarino come un’enorme nave ricca al suo interno di aria, garantendone il mantenimento a galla nel corso della navigazione.