La distribuzione del peso e il cedimento differenziale
Pensate che il terreno sottostante la torre cedette verso sud già dopo la costruzione del terzo anello, per cui, nel tentativo di far riassettare il terreno e raddrizzare la torre, i lavori proseguirono solo dopo circa un secolo.
Nel 1275, quando i lavori ripresero, la struttura fu completata aggiungendo alla costruzione precedente altri tre piani e il campanile, ma questi furono orientati con una curvatura opposta a quella della pendenza della torre per compensarne l’inclinazione: in pratica, si cercò di controbilanciare la pendenza rendendo la torre… ancora più storta!
Questa operazione fu solo uno spiacevole tentativo di risolvere il problema, poiché non fece altro che far sprofondare ancor di più la struttura nel terreno, fino a farle raggiungere un’inclinazione di circa 1,5°.
In questo caso si parla di cedimento differenziale: diverse zone della Torre sono affondate nel terreno in modo non uniforme, proprio a causa del diverso comportamento del terreno alla base.
Nel 1990 la torre fu dichiarata per la prima volta in pericolo di crollo dopo aver raggiunto i 5,5° di inclinazione.
Gli interventi di consolidamento: come è stata salvata la Torre?
La situazione migliorò solo dopo il restauro degli anni ’90: furono collocati circa 1000 kg di piombo lungo il lato nord della torre da usare come contrappeso al lato opposto alla pendenza. Inoltre, furono istallati anche dei cavi di acciaio utili a tenere stabile la struttura.
Grazie a queste operazioni, l’angolo diminuì da 5,5° a circa 3,9°, che ad oggi, se pur con un costante monitoraggio, non rappresentano un pericolo.