Per far innamorare i bambini della scienza, prova questo esperimento: ti bastano poche cose che hai già in casa

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Questa è l’applicazione pratica in assoluto più efficace sulla quale contare: i bambini saranno davvero entusiasti e fisseranno subito in mente il concetto!

 

I bambini meritano di essere avvicinati agli insegnamenti della scienza fin da piccolissimi, perché navigare in questo ricco ed interessante mondo può aiutare loro a stimolare la propria curiosità e a porsi delle domande sempre nuove.

 

Sebbene, infatti, i più piccoli siano curiosi per natura, cercando di scovare un “perché” ad ogni avvenimento che si palesa dinnanzi ai loro occhi, incoraggiarli alla scoperta renderà questo loro animo ancor più marcato. 

 

Anche ponendo loro stessi di fronte a quesiti ai quali dare una risposta: ad esempio, domandando cosa si aspettano che possa accadere al verificarsi di una determinata azione o alla combinazione di due elementi distinti, tanto per citare un paio di eventualità.

 

La chiave, oltretutto, sta sicuramente nella semplicità dell’esecuzione dell’esperimento: introdurre ai giovani spettatori oggetti di uso comune nella quotidianità, reinventati come protagonisti di messe in pratica, aiuterà loro a stampare il concetto che gli si vuole spiegare in mente più velocemente.

Cose semplici per risultati efficaci

Uno degli esperimenti più d’impatto, pur di fronte all’utilizzo di oggetti davvero ordinari da reperire, è quello che prevede l’impiego di una pallina, attaccata ad un filo, all’interno di un tubo, con un ovetto – uno di quelli che si trovano all’interno delle uova di cioccolato e che contengono le rispettive sorprese – legato all’estremità opposta rispetto alla pallina. 

 

Quest’ultima è caratterizzata da un peso inferiore, quasi irrisorio, mentre l’ovetto risulterà essere decisamente più pesante, ma facendo roteare il tubo con la pallina posta nella parte superiore, noteremo come il movimento porterà l’oggetto a far salire proprio l’ovetto, situato nella posizione esattamente contraria, a dispetto della differenza di peso. 

Perché questo inaspettato risvolto?

Il motivo è da ricercare nella presenza, iniziale, del rapporto tra forza e peso: quando applichiamo la rotazione sulla pallina va ad agire la forza centrifuga, con l’oggetto che, per inerzia, tenta di “scappare via”, tirando a sé anche l’ovetto, essendo le due estremità collegate insieme dal filo che avevamo inizialmente menzionato.

 

Uno dei principi cruciali della fisica che può essere abilmente spiegato munendosi di oggetti semplici, agevoli da procurarsi e, soprattutto, da far funzionare nell’insieme, per risultati garantiti, spesso, con uno sforzo minimo. 

 

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