OpenAI è pronto a portare ChatGPT a un altro livello: te lo ritroverai ovunque, cambiamento epocale
Un’espansione senza precedenti. La scalata dell’IA non è ancora finita e non accenna a volersi arrestare. Mai un livello simile era stato raggiunto prima
L’avvento dell’Intelligenza Artificiale ha inevitabilmente rivoluzionato il corso della storia, introducendo un sistema che ha già modificato numerosi aspetti della nostra quotidianità. Pensate soltanto a come eravamo meno di mezzo secolo fa.
Quando si aveva bisogno di scovare un’informazione, era inevitabile recarsi presso librerie o biblioteche, cercare il volume del quale si necessitava e cominciare una ricerca mirata all’interno di centinaia di pagine, migliaia di parole, senza avere la certezza di trovare quello che si stava cercando.
Oggi basta aprire una delle tante applicazioni, in modo prettamente gratuito, disponibili sul browser di ricerca, indicare quale informazione si sta cercando ed ottenere, nel giro di qualche secondo, una risposta concreta, il più delle volte affidabile.
Sebbene i lati positivi siano innumerevoli, vale la pena attenzionare anche gli aspetti più controversi, soprattutto quando si parla di etica. Le domande che più frequentemente sorgono nella mente dei fruitori di tali servizi riguardano soprattutto la “destinazione finale” dei loro dati e la trasparenza rispetto al trattamento degli stessi.
Rivoluzione sotto i nostri occhi
Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha ufficialmente annunciato nel corso dell’ultima edizione del “DevDay 2025”, tenutasi a San Francisco, l’implementazione di un nuovo sistema che tutti i consumatori potranno utilizzare per fruire delle applicazioni all’interno di Chat GPT. Si tratta di un passo importante che pone come obiettivo principale quello di attirare un numero di utenti della rete sempre crescente, cercando di fidelizzare e di far sì che gli stessi continuino ad utilizzare le funzioni connesse a OpenAI nel corso dei prossimi anni.
“Una nuova generazione di app interattive e personalizzate”: è questo il concetto introdotto da Altman, in riferimento alla possibilità per i fruitori del programma, ad esempio, di creare playlist Spotify a seconda dei propri gusti soltanto indicando a ChatGPT la procedura da adottare o di effettuare una prenotazione su Booking per un alloggio.
Dubbi e possibili “intoppi”
Gli utenti che sono già iscritti a OpenAI avranno la possibilità di eseguire un login utilizzando le informazioni già contenute nel proprio account precedente e avere a perfetta disposizione la vasta gamma di prodotti da personalizzare. Sono queste le possibilità offerte dal nuovo servizio noto come Instant Checkout, che permetterà anche l’esecuzione di acquisti direttamente dal sito, utilizzato come vero e proprio tramite.
I dubbi sollevati non sono, tuttavia, mancati, a partire dal fatto che nel corso della presentazione Altman non abbia fornito dettagli esaustivi circa l’eventuale presenza di app concorrenti capaci di offrire servizi simili, la mole di informazioni personali dei singoli utenti che verranno diffuse alle app e non soltanto. Tenete, inoltre, a mente che la società non potrà concretizzare il suo prodotto nel territorio dell’Unione Europea, proprio per via della rigidità – decisamente più significativa rispetto agli States o ad altre aree del globo -, vigente in materia di privacy e di norme connesse. A riportarlo è Il Post.
