L'oggetto più denso dell'universo sfugge alla nostra comprensione: è come avere 20 milioni di camion compattati in 1 cm cubo
Questo oggetto è davvero denso, eppure c’è qualcosa che ancora ci sfugge. La spiegazione non è scontata!
L’universo è ancora, in gran parte, un mistero. Ogni nuova scoperta sembra aprire più domande di quante ne chiuda, come se la realtà stessa ci sfuggisse un attimo prima di poterla afferrare. Dalle origini del cosmo alla sua possibile fine, gran parte di ciò che lo compone rimane invisibile o semplicemente incomprensibile.
La materia oscura, ad esempio, costituisce la maggior parte della massa dell’universo, ma nessuno sa davvero di cosa sia fatta. Allo stesso modo, l’energia oscura sembra spingere l’espansione del cosmo, eppure la sua natura è del tutto ignota. Sono concetti che sfidano non solo gli strumenti della scienza, ma anche la nostra immaginazione.
Persino fenomeni che crediamo di conoscere, come il tempo o la gravità, nascondono zone d’ombra. Le leggi della fisica che descrivono le galassie non si adattano a ciò che accade nel mondo microscopico delle particelle: due linguaggi diversi che raccontano lo stesso universo, ma non riescono ancora a conciliarsi.
E forse è proprio questo il fascino più grande del cosmo: non il sapere, ma il non sapere. L’idea che, dietro ogni stella o particella, ci sia ancora qualcosa da scoprire, un invito silenzioso a continuare a cercare risposte in un universo che, per ora, resta meravigliosamente enigmatico.
Gli oggetti più strani dell’universo
Le stelle di neutroni sono tra le “creature” più misteriose e affascinanti del cosmo. Nascono nel momento in cui una stella molto più massiccia del Sole giunge alla fine della sua vita e, in un ultimo atto di energia, esplode in una supernova. Quello che rimane dopo questa catastrofe cosmica è un nucleo minuscolo ma incredibilmente denso: una stella di neutroni, un oggetto tanto compatto che sfida ogni intuizione umana. Secondo i dati della NASA, queste stelle possono contenere fino a due volte la massa del Sole in un volume grande quanto una città.
Ma non è tutto: alcune di queste stelle, chiamate pulsar, ruotano a velocità impressionanti. Il record appartiene al PSR J1748-2446ad, che compie ben 43.000 giri al minuto, più veloce delle lame di un frullatore. E poi ci sono le magnetar, stelle di neutroni con campi magnetici miliardi di volte più forti di quelli terrestri, capaci di generare veri e propri “terremoti stellari” che rilasciano onde di energia potentissime sotto forma di raggi gamma.

Quando la densità si può toccare con mano
Per capire concettualmente la densità di una stella di neutroni, si può partire da un piccolo esperimento sensoriale, di quelli che si fanno in classe. Immaginiamo due oggetti di uguale forma e volume, ad esempio due sfere o due cubi, che però pesano in modo diverso. Quando si tengono in mano, la mente fatica a credere che abbiano le stesse dimensioni: uno sembra “pieno”, l’altro quasi vuoto. È una percezione diretta di ciò che in fisica si chiama densità, cioè il rapporto tra massa e volume (densità = massa ÷ volume).
Questo gioco apparentemente semplice aiuta a intuire perché le stelle di neutroni siano così eccezionali. Se sulla Terra due oggetti identici possono avere densità differenti a seconda del materiale di cui sono fatti, nello spazio esistono corpi in cui questa differenza raggiunge livelli impensabili. La stella di neutroni, infatti, concentra una quantità di materia talmente enorme da rendere ogni centimetro cubo un universo a sé, dove gli atomi sono schiacciati fino a far scomparire ogni spazio vuoto.