"L'acqua bolle a temperatura ambiente, l'ho visto con i miei occhi": l'esperimento che non ci fa credere ai nostri occhi
Un fenomeno totalmente inaspettato, che potrebbe far pensare ai più fantasiosi addirittura a qualcosa di sovrannaturale. Ma è la scienza a spiegarci cosa accade realmente
Al raggiungimento dei 100°C, le molecole di acqua raggiungono un quantitativo energetico sufficiente per effettuare un passaggio di stato: dal liquido al gassoso. E’ questo il processo noto come bollitura dell’acqua, che permette la trasformazione in vapore.
In cucina viene frequentemente utilizzato sia per la cottura di alimenti, ma esistono ulteriori utilità pratiche fondamentali che richiedono l’utilizzo della bollitura dell’acqua. Ad esempio, per fini di sterilizzazione, perché questo processo abbatte praticamente tutti i microrganismi.
Ma anche nel merito degli esperimenti, non è affatto da sottovalutare. La sua capacità, come dicevamo pocanzi, di disinfettare, ma anche di sciogliere determinati elementi, la rende indispensabile nel corso dell’esecuzione di pratiche accurate e mirate, come avviene nei laboratori.
Bisogna, comunque, precisare che l’acqua pura è l’unica in grado di raggiungere il proprio punto di ebollizione in corrispondenza dei 100°C. Prendendo come esempio acque contenenti sali o minerali, infatti, questo sarà destinato ad aumentare.
Nessuno lo credeva possibile? La scienza sì!
Per favorire l’esecuzione di tale processo, tuttavia, non è sempre obbligatorio portare l’acqua alla sua temperatura di ebollizione, che ricordiamo essere pari a 100°C: è possibile ottenere lo stesso risultato anche a temperatura ambiente. Sappiamo che raggiunge bollore a questa temperatura a livello del mare: ciò significa che allontanandoci verso le alture della montagna, questa bollirà ad una temperatura inferiore.
Questo avviene perché la colonna d’aria in montagna è minore, così come la pressione. Alla diminuzione della pressione, l’acqua può quindi essere portata ad ebollizione ad una temperatura inferiore. L’alta quota, dunque, essendo caratterizzata da una minore pressione atmosferica, permette all’acqua di raggiungere il bollore a circa 90°C, o addirittura ad una temperatura ancora più al ribasso.
Comprendere il principio nel concreto
Come sperimentare questo procedimento teorico nel concreto? Attraverso un celebre esperimento di laboratorio, del quale potrete trovare svariate tracce sui social, che include l’utilizzo di una campana da vuoto all’interno della quale inserire un contenitore riempito con acqua a temperatura ambiente.
Procedendo ad aspirare l’aria presente, e quindi abbassando la pressione, sarà possibile osservare come l’acqua stessa comincerà a presentare le canoniche bollicine da ebollizione, nonostante la temperatura sia quella dell’ambiente circostante, generalmente tra i 20 e i 25°C.