La spugnetta per lavare i piatti è tra le cose più sporche che abbiamo in casa: usa uno di questi due metodi e tornerà come nuova

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Un vero e proprio accumulatore di sporcizia. Come fare per poter prolungare la vita di questo indispensabile oggetto? Questo trucco può davvero aiutare.

Si tratta del principale strumento di cui ci si serve in casa al fine di rimuovere, sgrassando, le parti di sporco più impegnative dai piatti, ossia quei punti in cui la sporcizia e i residui di cibo, grasso, o addirittura le macchie, si sono depositate in modo specifico.

Generalmente le spugne dispongono di due lati, uno morbido e delicato, la cui struttura favorisce l’assorbimento dell’acqua e del detersivo, una struttura porosa ideale per catturare i residui rimasti ancora sulle stoviglie.

Dall’altra parte, invece, ruvida e abrasiva, maggiormente indicata per l’applicazione sulle superfici più resistenti, come ad esempio pentole o padelle che hanno necessità di agire sullo sporco ostinato.

C’è anche chi sceglie di impiegare il medesimo strumento per pulire anche altre superfici, come ad esempio il piano cottura e, in generale, la cucina, il lavello, l’interno del lavandino e non soltanto. La sua praticità e versatilità lo rendono sicuramente possibile, ma…

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Non decisamente una soluzione igienica

Non è un caso che le spugnette per pulire i piatti siano tra gli elementi in assoluto più sporchi presenti nelle nostre case. A testimonianza di ciò esistono degli studi concreti, tra i quali uno datato 2017, nel corso del cui svolgimento i ricercatori si sono rivelati capaci di rilevare la presenza, sulle spugne sulle quali si sono svolti gli esami, di addirittura 50 miliardi di batteri e più per centimetro cubico. 

I forni a microonde sono in grado di produrre campi elettromagnetici invertenti la propria direzione miliardi di volte al secondo, ossia svolgendo un effetto che viene percepito come estremamente sensibile dal punto di vista delle molecole d’acqua contenute all’interno delle spugne. 

Quale metodo impiegare?

Le microonde scuotono gli elettromagneti rappresentati dalle molecole di H2O producendo un aumento dell’agitazione termica. L’acqua presente nella spugna viene raggiunta da temperature elevate, facendo sì che la stragrande maggioranza dei batteri sia soggetta a morire. Ma cosa c’entrano le potenzialità del forno a microonde con la pulizia delle spugne? 

Diciamo che si tratta del metodo più efficace per pulirle a seguito di lunghi periodi di utilizzo. Non bisognerà far altro che procurarsi una tazza piena d’acqua, inserendo la spugna al suo interno, portando tutto all’interno del microonde alla massima potenza per soli 4 minuti. Se si è sprovvisti di un microonde, il medesimo procedimento potrà essere svolto impiegando una pentola piena d’acqua, mentre la stessa bolle a 100°C, così da eliminare quasi tutti i batteri presenti.

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