"La spremuta d'arancia va bevuta subito", l'hai sempre sentito dire: cosa c'è di vero in questa credenza popolare

Per generazioni ci hanno ripetuto di bere la spremuta appena fatta, ma forse era solo ansia da cucina.
Quante volte l’abbiamo sentito dire, magari con tono allarmato e col bicchiere in mano: “Bevila subito, sennò perdi tutte le vitamine!” È uno di quei consigli tramandati con sicurezza assoluta, tra cucchiai di miele e panni bagnati sulla fronte. Eppure, come spesso accade con le credenze popolari, la verità è molto più sottile di quanto sembri, e in questo caso ci mette lo zampino persino la fisica.
L’idea che la spremuta d’arancia perda rapidamente tutte le sue proprietà nutrizionali ha radici profonde, rafforzata forse dal colore che cambia leggermente nel tempo o da quella schiuma in superficie che ci illude stia avvenendo una qualche degradazione.
Il timore è sempre stato quello di perdere il prezioso contenuto di vitamina C, considerato il motivo principale per cui molti decidono di spremere un’arancia al mattino.
Ma prima di ribaltare bicchieri al rallentatore, conviene fermarsi a capire cosa succede davvero dentro quel liquido dorato. Il processo che preoccupa tanto le zie di tutto il mondo ha un nome ben preciso: ossidazione. Ed è un meccanismo fisico-chimico affascinante, governato da regole molto più articolate di quanto si immagini.
Cosa succede davvero alla vitamina c
La vitamina C (o acido ascorbico) è una molecola che, a contatto con l’ossigeno dell’aria, tende a ossidarsi: cioè cede elettroni, modificandosi chimicamente. L’ossigeno, a sua volta, fa il contrario: li acquisisce. Questo scambio trasforma la vitamina in un composto diverso, meno efficace biologicamente. Fin qui, tutto vero. Ma il punto chiave è la velocità con cui avviene il processo.
Non basta l’aria per annientare la spremuta. La rapidità con cui la vitamina si degrada dipende da molte variabili: la temperatura del liquido, l’esposizione alla luce, il tempo trascorso, la quantità di superficie esposta all’aria, la concentrazione iniziale di vitamina C. Ed è proprio qui che entra in gioco il contesto domestico.
Niente panico: puoi gustartela con calma
Nelle normali condizioni di casa (temperatura ambiente, bicchiere medio, luce non diretta) l’ossidazione della vitamina C è estremamente lenta. Gli studi (e l’esperienza quotidiana) mostrano che la spremuta mantiene intatte le sue proprietà anche dopo diverse ore, senza subire alterazioni significative dal punto di vista nutrizionale.
Quindi no, non serve berla in 30 secondi netti. Puoi tranquillamente gustartela a piccoli sorsi, magari accompagnandola con una colazione rilassata o con una fetta di pane tostato. La vitamina C non scappa da nessuna parte. E forse, finalmente, potrai goderti quella spremuta d’arancia che da bambino non ti sei mai concesso davvero.
