GPS, quante volte capita che non funzioni bene in città? Con questa idea geniale il telefono prende ovunque, anche tra i grattacieli
Ti trovi nel pieno della circolazione, ma non sai se proseguire dritto o girare. Se il GPS non riesce a darti la mano che speravi, forse dovresti provare questo trucco.
Intorno al nostro Pianeta orbita una particolare rete di satelliti, il cui principale fine è quello di inoltrare segnali ai dispositivi tecnologici che vengono utilizzati sulla Terra, permettendo ai sistemi di calcolare la propria posizione a seguito del ricevimento di tali segnali.
E’ in questo che consiste il GPS, acronimo che indica il Global Positioning System, indispensabile per evidenziare la nostra posizione nel mondo. La presenza di tale sistema è cruciale in differenti ambiti, ma nella quotidianità dei cittadini uno spicca sicuramente sugli altri.
La circostanza in cui, proprio giornalmente, praticamente tutti abbiamo modo di fruire delle funzionalità del GPS è nel merito della ricerca di informazioni stradali. Sia i navigatori direttamente implementati nelle auto, sia le applicazioni come Google Maps o Apple Maps, infatti, basano il proprio funzionamento sul calcolo della posizione e la possibilità di orientamento fornite dai satelliti.
Molti dei dispositivi moderni impiegano contemporaneamente più sistemi, al fine di garantire una maggiore precisione, soprattutto quando si parla di GPS professionali. In linea generale, il calcolo della posizione avviene a seguito della comunicazione del ricevitore con almeno 4 satelliti.
Non tutto oro quel che luccica
Un gruppo di ricercatori provenienti dalla Norwegian University of Science and Technology hanno sviluppato un innovativo sistema in grado di ridurre, praticamente ad una percentuale vicina allo zero, il margine di errore nel quale i GPS urbani, anche al giorno d’oggi, rischiano di incappare.
Sebbene, infatti, siamo soliti fidarci ciecamente delle indicazioni forniteci, l’accuratezza del sistema potrebbe anche non rivelarsi così infallibile come crediamo. Come evidenziato dal primo autore dello studio Ardeshir Mohamadi, ricercatore proprio presso la NTNU, le città rappresentano un ostacolo concreto nel merito della navigazione satellitare.
Affidabilità a servizio di tutti
Per questo l’utilizzo delle correzioni satellitari, nonché dei dati 3D di Google, rappresenta un passo fondamentale, soprattutto in termini di affidabilità e sicurezza. L’idea è quella di rendere i ricevitori GPS, anche i più economici, decisamente più precisi, pur senza affidarsi a servizi esterni, che porterebbero il prezzo ad elevarsi inevitabilmente. Navigando all’interno delle città, infatti, la presenza eccessiva di cemento, così come altri fattori, portano i segnali satellitari a “rimbalzare”, evitando di raggiungere la minuziosa precisione che ci si aspetterebbe dagli stessi.
Il fatto che i segnali subiscano un vero e proprio riflesso da parte degli edifici li porta ad impiegare un quantitativo di tempo decisamente maggiore a raggiungere il ricevitore. E il modo potenzialmente più efficiente per abbattere questa condizione di “canyon urbani” sarebbe proprio quella di impiegare nuovi e più sofisticati sistemi, come quelli ideati da Mohamadi e dai suoi collaboratori. A scriverlo è ScienceDaily.
