
Decine e decine di minuti di cottura? Basta molto meno. Un trucco diffuso, in grado comunque di fornire risultati eccellenti.
Il processo di cottura è fondamentale quando ci si trova ai fornelli, non soltanto per conferire un gusto ed un aspetto migliore a determinati alimenti (che non sarebbero altrimenti edibili), ma anche per una questione strettamente di sicurezza.
Ad esempio, la presenza di microrganismi dannosi che potrebbero potenzialmente annidarsi nell’organismo umano a seguito dell’ingestione involontaria, può essere debellata avvalendosi di specifici metodi di cottura.
Inoltre, il cambio della consistenza rende determinati prodotti più facili da assimilare per il nostro corpo, dunque meno impegnativi da digerire. Pensate, poi, agli svariati processi fisico-chimici che subentrano nel corso di un’attività semplice e ordinaria come la cottura.
Dagli amidi, contenuti all’interno di riso, pasta e patate, che si gelatinizzano, diventando più morbidi, passando per la caramellizzazione degli zuccheri fino ad arrivare al processo di denaturazione delle proteine, presenti in molteplici alimenti.
Un procedimento inedito
Per quanto riguarda le già citate patate, sappiate che esiste un metodo impopolare che prevede la cottura delle stesse direttamente in microonde. Sarà sufficiente prendere una manciata di tuberi, preferibilmente di dimensioni simili tra loro, che non dovranno essere troppo grandi e che prima di inserire nell’elettrodomestico dovranno essere bucherellati con una forchetta. Sarà poi sufficiente riporli all’interno di un contenitore, impostare il timer su 7 minuti ed attendere.
L’obiettivo è di produrre, con questa tecnica molto particolare, delle patate lesse che nulla abbiano da invidiare ai tradizionali metodi di cottura. Il risultato sarà perfetto, a fronte di un tempo ridotto decisamente significativo da impiegare nella preparazione. Il motivo è da ricercare, come sempre accade, nelle caratteristiche fisiche delle patate, che sappiamo essere composte per l’80% da acqua, facendo sì che il forno a microonde vada ad agire direttamente su questo elemento.
Perché l’alternativa si rivela così prolifica?
Il campo magnetico presente all’interno dell’elettrodomestico inverte la propria direzione mutandola addirittura miliardi di volte per ogni secondo trascorso: tali variazioni risultano impattare in modo determinante sulle sensibili molecole d’acqua, portando ad un aumento della agitazione termica. Ed ecco spiegato il motivo per cui anche dopo un processo di cottura dalla durata di 7 minuti (in media 38 minuti in meno rispetto al tradizionale uso della pentola), il risultato che avremo in tavola sarà pressoché uguale, pur avendo permesso di risparmiare un lasso di tempo significativo da impiegare nella cottura. Vale, però, la pena attenzionare come al superamento dei 100°C all’interno del microonde, le particelle dell’acqua, evaporando, condurranno ad un repentino aumento della pressione sotto la buccia delle patate, con rischio eventuale che le stesse finiscano per esplodere: è proprio per questo che, all’inizio, abbiamo evidenziato come sia opportuno bucherellare la loro superficie, prima di inserirle nel microonde, favorendo la fuoriuscita del vapore in fase di cottura. E’ chiaro, poi, che relativamente alla forma e al numero di patate inserite, la soglia dei 7 minuti potrà essere soggetta ad un aumento o ad una diminuzione: ogni caso è a sé e non esiste una scelta esatta che imponga una durata precisa del processo di cottura.