Bolletta dell'acqua salata: stai facendo sempre questo errore ogni volta che apri il rubinetto, smetti di farlo

3' di lettura
condividi su

Usare l’acqua può essere davvero costoso, soprattutto se si commette questo piccolo errore. Ma esiste un metodo per risparmiare un bel po’.

Quando si parla di consumi, è facile pensare solo alla bolletta. Ma dietro ogni metro cubo d’acqua usato c’è un intero sistema: dalla captazione alla distribuzione, fino alla depurazione finale. E ogni litro che esce dal rubinetto ha un peso non solo economico, ma anche ambientale.

In casa, la maggior parte dell’acqua viene usata per usi igienici: docce, sciacquoni e lavatrici fanno da padroni. Basti pensare che una sola doccia può consumare decine di litri, se lasciamo il getto aperto per dieci minuti. E se moltiplichiamo questo numero per giorni, mesi e persone, il conto diventa importante.

I consumi domestici variano molto da famiglia a famiglia, ma anche da zona a zona. Le case più efficienti riescono a risparmiare decine di metri cubi all’anno. E ogni metro cubo risparmiato si traduce in meno costi e meno pressione sulle risorse idriche.

Ridurre i consumi non significa fare sacrifici enormi. A volte basta chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti, o usare la lavatrice a pieno carico. Piccoli gesti quotidiani che, messi insieme, fanno una grande differenza.

Quando bastano poche gocce

Lavarsi mani, viso o denti sembra un gesto banale, ma dietro ogni rubinetto aperto c’è un piccolo spreco quotidiano che spesso passa inosservato. Molti hanno l’abitudine di aprire completamente il flusso d’acqua, quasi fosse necessario un fiume intero per sciacquarsi il viso. In realtà, per la maggior parte di queste azioni serve pochissima acqua: il resto finisce semplicemente nello scarico, inutilizzato.

Risparmiare acqua non significa privarsi, ma imparare a gestirla con un po’ di consapevolezza. E anche qui, come spesso accade, la fisica può dare una mano: basta osservare cosa succede quando si cambia la forma o la sezione da cui esce il flusso.

La fisica del rubinetto

Secondo l’equazione di continuità della fluidodinamica, l’acqua aumenta la sua velocità quando la sezione di uscita diminuisce. Tutti, da piccoli, hanno provato a tappare con un dito il beccuccio del tubo per annaffiare le piante: restringendo il passaggio, il getto diventa più veloce. Lo stesso principio vale per il rubinetto. Se non si riesce a regolare bene il flusso, un piccolo trucco consiste nel coprire metà dell’apertura con del nastro adesivo: così, anche aprendolo del tutto, l’acqua uscirà più rapidamente ma in quantità minore, costringendo chiunque lo usi – figli, nipoti o familiari – a tenerlo al minimo.

I rubinetti moderni, in realtà, hanno già una soluzione integrata: i cosiddetti aeratori, cioè piccole reti sovrapposte che mescolano l’acqua con l’aria per ridurne il consumo senza diminuire l’efficacia del getto. Basta davvero poca acqua per lavarsi bene: la fisica lo dimostra, e l’ambiente ringrazia.

condividi su