Addio alla schiuma prodotta dalla pentola della pasta: questo trucco semplicissimo ti svolterà la vita in cucina

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Hai da sempre tentato di mantenere la cucina impeccabile senza mai riuscirci definitivamente? Questa accortezza salverà il piano cottura dalla schiuma.

Smanettando in cucina sarà praticamente inevitabile entrare in contatto con una moltitudine di processi fisico-chimici, con una frequenza pressoché quotidiana. Il motivo è da ricercare nel fatto che ogni ricetta si basa su principi correlati a tali discipline.

Pensate ad esempio al calore, che viene, per esempio, trasmesso per conduzione verso le padelle o le pentole in metallo poste sopra al fuoco dei fornelli, o all’evaporazione, a cui l’acqua è soggetta al raggiungimento di determinate temperature.

O ancora, al processo di condensazione, che porta il vapore depositatisi sui coperchi freddi delle stoviglie a trasformarsi nuovamente in acqua, all’ebollizione dell’acqua (a cui poi segue proprio l’evaporazione) o alla solidificazione di dati alimenti in alcune preparazioni.

Stiamo parlando, probabilmente, del campo concreto sul quale è maggiormente possibile sperimentare non soltanto i principi e le formule contenute all’interno dei volumi, ma confrontarsi direttamente con la fisica applicata.

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Perché si formano le bolle?

Come evitare che la schiuma fuoriesca dalle pentole mentre cuciniamo. Che si tratti di pasta o riso, il rilascio dell’amido (contenuto all’interno del prodotto) nell’acqua in cui lo stesso si sta cuocendo è un processo che non può essere evitato. 

La viscosità dell’acqua è così destinata ad aumentare e durante l’ebollizione le bolle che vanno a formarsi all’interno del contenitore sono destinate a diventare più resistenti ed elastiche, proprio grazie alla presenza di amido. Il loro accumulo e la maggior difficoltà che si riscontra nello scoppio delle stesse le porta a salire in superficie fino a strabordare ben oltre il limite della pentola. 

Il consiglio più azzeccato

Una tecnica che in diversi utilizzano è quella che consiste nel posizionare un cucchiaio di legno proprio al di sopra della stoviglia, proprio lungo il suo bordo: questo perché il legno rappresenta un cattivo conduttore di calore, restando più freddo rispetto all’acqua contenuta nella pentola, oltre che alla pentola stessa, facendo sì che al momento del contatto con le bolle queste si raffreddino fino a produrre una rapida condensa del vapore contenuto all’interno, che poi si trasforma in acqua. 

Si tratta sì di un escamotage comodo e funzionale, ma vien da sé che l’efficacia andrà via via a perdersi con il passare del tempo, perché il cucchiaio, restando prolungatamente a contatto con il calore della pentola, finirà per riscaldarsi. L’unica tecnica realmente efficace è si quella che vede l’utilizzo dell’utensile, ma senza lasciarlo immobile sulla pentola a lungo, togliendolo e posizionandolo regolarmente, in modo che non perda le sue caratteristiche da cattivo conduttore di calore.



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